Luisa Di Martino's profile

"Carnoli": a Sicilian-Turkish concept receipe

Food design workshop in 2008 (at Palermo University): “Il seme del design ha bisogno di un vaso - Contaminazioni Turco-Siciliane”.
We were asked to create a new receipe based on the concept of cultural fusion between Sicilian and Turkish culture.
Teamwork: Laura Bargione, Francesco Corsale, Stefania Carrieri, Luisa Di Martino, Caterina Italiano, Roberta Prestianni, Luca Salamone
 
 
Progetto realizzato per il workshop di food design “Il seme del design ha bisogno di un vaso - Contaminazioni Turco-Siciliane”, organizzato dall'Università di Palermo nel 2008.
Ci era stato chiesto di creare una nuova ricetta, basata sul concept della fusione fra la cultura siciliana e quella turca. Questo è il risultato (ragionato) della nostra progettazione.
 

Ingredients:
 
2 rolls of flaky pastry
500 g of minced meat
50 g of peases
250 g of ricotta
30 / 40 g of chopped almonds
30 g of chopped green pistachios
10 g of raisins
Oil flavored with rosemary, hot pepper and marjoram (or simple extra virgin olive oil)
Salt and pepper
50 g of lemon jelly
 
 
Ingredienti:
 
2 rotoli di pasta sfoglia
500 g di carne tritata
50 g di piselli
250 g di ricotta
30/40 g di mandorle tritate
30 g di pistacchio di Bronte tritato
10 g di uva passa
Olio aromatizzato al rosmarino, peperoncino e origano
Sale e pepe
50 g di gelatina di limone
CONCEPT

Our project starts from a research about differences and elements in common of both Turkish and Sicilian food culture. We discovered that we have roots in common with a great part of the other Mediterranean populations, especially in the use of spices, dry grapes, pine nuts, extra-virgin olive oil, citrus fruits, stuffed vegetables and small skewers. But while cooking with our partners from Turkey, we experienced that our cooking methods are a bit different from the Turkish ones: we use oil instead of butter to fry food, for example.
 
We firstly took inspiration from “Biber Dolmasi”, the Turkish recipe, finding a connection with their inner stuff, made up of rice and meat, and our traditional peppers stuffed with breadcrumbs, dry grapes, pine nuts, parsley, grated cheese, oil and a bit of tomato sauce.
 
But there are many way to enrich a dish, its flavour and its cultural meaning: we decided to work on a conceptual mixture of good traditional tastes, innovation, shape and typical ingredients of the Mediterranean area. And also on the name of the brand new dish.
 
 
Il nostro progetto ha avuto inizio da una ricerca in merito alle differenze e agli aspetti in comune nella cultura del cibo turca e siciliana. Abbiamo scoperto di avere radici in comune con una larga parte delle popolazioni mediterranee, specialmente nell’uso delle spezie, dell’uva passa, dei pinoli, dell’olio extra-vergine di oliva, degli agrumi, delle verdure ripiene e degli spiedini.
Ma mentre cucinavamo con i nostri partner della Turchia, abbiamo sperimentato che i nostri metodi di cottura sono un po’ differenti da quelli turchi: noi utilizziamo l’olio al posto del burro per friggere i cibi, ad esempio.
 
Inizialmente ci siamo ispirati al “Biber Dolmasi”, la ricetta turca, trovando un legame fra il suo ripieno interno, a base di riso e carne, e i nostri tradizionali peperoni ripieni di pangrattato, uva passa, pinoli, prezzemolo, formaggio grattugiato, olio e un po’ di salsa di pomodoro.
 
Ma ci sono parecchie possibilità di arricchire una pietanza, il suo sapore e il suo significato culturale: abbiamo deciso di lavorare su un mix concettuale di sapori piacevoli e tradizionali, innovazione, forma ed ingredienti tipici dell’area mediterranea. E anche sul nome della nuova pietanza.
So we started from a remark about the shape: we prepared a stuff into a sort of rolled shell.
 
In Sicily we have a typical dessert called “Cannoli”: a sweet cream made with our “ricotta” whipped up with sugar and chocolate drop, put into a crunchy rolled shell.
Another traditional dish is pasta with minced meat light-fried in onion with the added of wine until it evaporate, peas and ricotta.
 
Ricotta is used in sweet or salty recipes: it is the product that remains after the first treatment of the milk to extract the cheese; it is obtained from the remaining whey, by coagulation process.
It can not be considered as a cheese, but as a milk product with a light taste.
 
 
Così siamo partiti da un’osservazione in merito alla forma: abbiamo preparato un ripieno in una sorta di guscio arrotolato.
 
In Sicilia abbiamo un dolce tipico chiamato “cannoli”: una crema dolce, fatta con la nostra ricotta, frullata insieme a zucchero e gocce di cioccolata, viene usata per farcire croccanti gusci arrotolati.
Un’altra pietanza tradizionale è la pasta con carne tritata, soffritta insieme alla cipolla e sfumata con il vino, piselli e ricotta.
 
Come potete notare, la ricotta viene utilizzata in preparazioni dolci o salate: è il prodotto che rimane dopo il primo trattamento del latte per estrarre il formaggio; è ottenuta dal rimanente siero, mediante un processo di coagulazione. Non va considerato come un formaggio, ma più come un latticino dal sapore leggero.
The rolled shape of Cannoli inspired us in the use of puff pastry, easy to model, wrapped around seasoned river reeds and then oven-baked.
We thought that the taste of minced meat, used as stuff, should be the protagonist of our cultural fusion, embellished by the use of dry grapes and pine nuts.
 
We lightly-fried the onion with a good Sicilian extra-virgin olive oil, added the meat and when all was well-cooked, we flavoured it with a good Sicilian red wine until evaporation.
In the meanwhile, we boiled peas.
After the cooking of meat, we mixed it with ricotta and a mix of chopped almond and Bronte’s pistachio, which are all distinguishing elements of Sicilian cooking.
 
 
La forma arrotolata dei cannoli ci ha ispirato nell’uso della pasta sfoglia, facile da modellare, arrotolata intorno a canne di fiume stagionate e quindi cotta al forno.
Abbiamo pensato che il sapore della carne, utilizzata come ripieno, dovesse essere protagonista della nostra fusione culturale, impreziosito dall’uso di pinoli e uva passa.
 
Abbiamo soffritto la cipolla con un buon olio extra-vergine d’oliva siciliano, abbiamo aggiunto la carne e quando tutto era ben cotto, abbiamo sfumato con un vino rosso siciliano insaporendola. Nel frattempo abbiamo bollito i piselli.
Dopo la cottura della carne, l’abbiamo mischiata con la ricotta e un mix di mandorle e pistacchio di Bronte tritati, che sono tutti elementi peculiari della cucina siciliana.
We stuffed the well-cooked shells and then we spread on them an organic lemon-jelly, prepared by craftsmans, following the ancient recipes of typical Sicilian cooking.
That’s why we called them “Carnoli”: it is a fusion of the two words “Carne”, which means “meat” in Italian, and “Cannoli”.


Abbiamo farcito i gusci ben cotti e abbiamo spalmato su di essi della gelatina di limoni biologica, prodotta artigianalmente secondo le antiche ricette della tradizione culinaria siciliana.
Questo è il motivo per cui li abbiamo chiamati “Carnoli”: è la fusione dei due termini “Carne” e “Cannoli”.
"Carnoli": a Sicilian-Turkish concept receipe
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