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Cortoghiana e Bacu Abis

Cortoghiana e Bacu Abis fanno parte isieme alla città di Carbonia del grande e omogeneo progetto di ridisegno di un intero territorio, quello carbonifero del Sulcis Iglesiente, in Sardegna, e del suo paesaggio, che si svolse e attuò nel terzo decennio del secolo scorso.
 
Il primo nucleo dell’atto fondativo, successivo alle bonifiche, fu la costruzione nel 1935 del piccolo villaggio di operai di Bacu Abis, che si innesta su un unico asse viario rettilineo, l’attuale via della Libertà, su cui vengono disposti edifici quadri-famigliari, con orti e giardini con alberi da frutta per ogni abitazione.
Il progetto ha molte analogie con il villaggio di Arsia, in Istria, costruito qualche anno prima dall’architetto triestino Gustavo Pulitzer, chiamato poi a redigere il primo piano urbanistico di Carbonia, ma poi sollevato dall’incarico in seguito all’applicazione delle leggi razziali del 1938, e si ritiene pertanto che il felice ed equilibrato disegno di questa via porti la sua firma.
 
Un paesaggio urbano costruito su una doppia fila di case, che possiede una storia, un’identità, un forte potere evocativo ancora oggi, nonostante il degrado delle case, le superfetazioni che in parte ne sottraggono la purezza del disegno iniziale e che rivestono mura e giardini, con cancelletti e inferriate in alluminio anodizzato, corpi di fabbrica aggiunti nei giardini, automobili parcheggiate sugli ampi marciapiedi.
 
Il terreno di Bacu Abis sta cedendo, perché al di sotto ci passano ancora le gallerie: per questo motivo alcune case sono state e saranno demolite, per essere ricostruite con tecnologie differenti antisismiche in legno - ma tipologicamente identiche per mantenere l’unitarietà del luogo.
 
Carbonia fu costruita nell’arco di un anno, dalla fine del 1937, e inaugurata nel dicembre dell’anno successivo, per fornire abitazioni ad un primo nucleo di 12.000 abitanti, tra classe dirigente, operai e minatori, e un successivo piano di ampliamento di 50.000 del 1940; parallelamente a quest’ultimo si costruisce anche la città satellite di Cortoghiana, ultimo episodio fondativo, disegnata con mano felice e ispirata da Saverio Muratori, che ne cura le diverse scale urbane, dalla grande piazza Venezia, agli edifici pubblici e residenziali, sino ai dettagli architettonici.
 
All’impianto classico si affianca il rigore razionalista con un esito finale di grande modernità e coerenza.
La metafisicità senza tempo della piazza di Cortoghiana è resa viva dalla qualità cromatica dei materiali usati, che regala allo spazio un calore che non è percepibile ad esempio nelle foto d’epoca e dei libri di architettura, generalmente in bianco e nero.
 
 
Cortoghiana
Bacu Abis
Cortoghiana e Bacu Abis
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Cortoghiana e Bacu Abis

Reportage fotografico sulle città di fondazione del XX secolo di Carbonia, Cortoghiana e Bacu Abis, che facevano parte di un grande progetto di r Read More

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