Nuovo tessuto sociale
Mai come adesso il futuro del pianeta Terra è nelle nostre mani; ciò che avrà luogo domani dipenderà in buona parte da ciò che la comunità umana farà o non farà oggi. Gli sconvolgimenti che abbiamo prodotto si stanno ritorcendo sulle nostre stesse capacità di sopravvivenza in quanto conducono ad una complessiva diminuzione delle possibilità del pianeta di far fronte ai nostri bisogni. La reciproca interazione Uomo-Natura si è sfaldata.
In questo periodo ho un sogno ricorrente dove immagino un luogo di ritrovo, uno spazio isolato, aperto alla discussione e alla risoluzione del problema. Due volumi identici, per forma e per dimensioni, in modo da non privilegiare l’uno a discapito dell’altro. Uno spazio per l’uomo ed uno per la natura, entrambi con pianta circolare che, innalzandosi, si stringe fino a modellare due coni rovesciati. Due imponenti rocche di filo. L’unico elemento distintivo è il colore del filo.
Nella prima è rosa, perché riservata all’ingresso dell’uomo, nell’altra è verde e riservata alla natura.
La struttura portante, in cartone, poggia su una piattaforma circolare, che ruotando lentamente, permette lo srotolamento dei fili che, liberi di volteggiare, si intrecciano magicamente dando vita ad un nuovo tessuto sociale. Mi piace poter pensare che queste imponenti rocche esistano davvero e che sia realmente possibile scegliere un futuro migliore.