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Bollate // City Identity

IT / Sull’origine del nome di Bollate esistono due orientamenti. L’uno individua nella “beola” - l’antico nome celtico della betulla - la radice di “Bollate”, secondo una chiara allusione ai vasti boschi di betulle della zona; l’altro accredita la tesi che il nome “Bollate” derivi da “bola” o “bula”, un vocabolo di origine latina che indicava le pozze d’acqua, con riferimento ai numerosi fontanili del territorio. Probabilmente sede, in età romana, di un insediamento militare fortificato circondato da una cinta muraria e attraversato da un corso d’acqua, il Pudiga, Bollate subì una profonda trasformazione tra il  V e il VII secolo, quando divenne una delle Pievi più importanti della provincia settentrionale milanese.
Nell’arco dei secoli, Bollate ha subìto innumerevoli conquiste da parte degli stranieri e altrettante trasformazioni, mutando e adattandosi alle varie situazioni senza piegarsi, dimostrando volontà, flessibilità e una forza indiscutibili. Caratteristiche che ha mantenuto durante le due Guerre Mondiali e che dimostra tutt’ora, mentre quella che prima era piena campagna procede pian piano (mantenendo la sua tranquillità “rurale”) verso la piena industrializzazione tipica milanese.
IT / Per la creazione del marchio-logotipo (e dunque della city identity stessa) ho scelto di concentrarmi sulla prima ipotesi, secondo cui il nome della città deriva dal celtico e dalla presenza massiccia sul territorio delle betulle.
Il punto di rosso presente nel Gonfalone - stendardo della città - e la lettera B di Bollate che caratterizzano lo stemma della città vengono ripresi e riletti in chiave "moderna", scegliendo l'immagine della foglia di betulla come elemento grafico caratterizzante in grado di legare le due cose fra loro.
Colore e forma hanno un ruolo fondamentale, poiché assieme danno dinamicità al marchio-logotipo, proiettandolo nella nostra epoca pur mantenendo intatta la Storia alle sue spalle.

Bollate però non è solo Storia. Ha in sé una dinamicità e una voglia di vivere non indifferenti, e proprio per questo accanto alla versione principale sono state studiate altre tre versioni - per la Cultura, lo Sport e l'Ambiente, caratterizzate dai loro colori più rappresentativi.
La biblioteca della città è infatti parte di un Consorzio di Biblioteche dislocate su un'ampia zona, che comprende anche i comuni limitrofi e che fanno capo al Comune di Bollate; esso, inoltre, possiede un centro sportivo riconosciuto (Polisportiva Ardor Bollate, il cui colore rappresentativo è l'arancio, appunto) in cui si allena anche la squadra di softball Campione d'Italia. Non manca poi l'impegno nel settore dell'ambiente: Bollate è uno dei comuni che presiedono alla salvaguardia del Parco delle Groane, un'ampia zona verde che si estende a Nord-Ovest e comprende vari comuni.
 
Il payoff è stato scelto per la sua ambivalenza a livello “formale”: può essere letto per primo, così come dopo il nome della città. Esso esprime la tranquillità che la città riesce a trasmettere, ma anche una sorta di promessa - quella di rimanere sempre e comunque a fianco dell’abitante della città, ovunque egli vada, attraverso i ricordi e le emozioni che Bollate è riuscita a trasmettergli nel corso degli anni.
IT / Una delle applicazioni previste, in particolare, era legata proprio all'Ambiente.
La richiesta era quella di creare un manifesto per l'evento che si sarebbe tenuto nel parco della città, legato al tema della salvaguardia dell'ambiente e delle zone verdi del Comune di Bollate.
Bollate // City Identity
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Bollate // City Identity

School project // Bollate, City Identity. Supervisor (teacher): Laura Buddensieg.

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