L U X   A E T E R N A
 Lux Aeterna è un progetto che ha preso l’avvio dal desiderio di creare un’opera per un’ ipotetica collocazione in un luogo sacro. Quello che doveva essere un semplice bozzetto preparatorio si è arricchito nel tempo diventando un’opera a sé stante.Il brano musicale di Ligeti, compositore di musica classica contemporanea, è l'anima di questo dipinto. La sua 'micropolifonia' che il compositore descrive come "...La complessa polifonia delle singole parti, incarnata in un flusso armonico-musicale in cui le armonie non cambiano all'improvviso, ma si fondono l'una nell'altra; una combinazione di intervalli chiaramente distinguibile si confonde gradualmente e da questa nebulosità si può discernere una nuova combinazione di intervalli che prende forma." ha dettato le linee guida della mia composizione. Una griglia geometrica definita su cui si sviluppa il tema legato alla Passione di Cristo. Le 5 piaghe diventano gli elementi portanti, immersi in questa Luce che ne scompone i contorni. Un altro aspetto che mi ha colpito in questo brano musicale è l'uso della parola che "...si sgancia dal 'sistema' della lingua per assumere una 'entità sonora' unica e libera. Ligeti rimarca questo aspetto precisando in partitura, ad esempio, che alcune consonanti non vanno articolate, perché ostacolerebbero il flusso del sonoro. Altrove addirittura viene cantata sola una sillaba, cosicché non è possibile riconoscere la parola con il suo significato. La scelta del testo, poi, è significativa: i riferimenti all'eterno si fondono perfettamente con la costante ricerca del continuum sonoro. In questa ottica la "musicalità" insita nelle parole è al servizio del continuum. In questa sede, dunque, la parola è il luogo del suono". (F. Favali http://www.orfeonellarete.it/rubriche/articoli.php/idart=00066) 
 La disposizione del testo liturgico, iscritto nella parte superiore del dipinto come un frontespizio, tratto dalla missa pro defunti:
"Lux aeterna luceat eis, Domine, cum sanctis tui in aeternum quia pius es. Requiem aeternam dona eis, Domine, et lux perpetua luceat eis"
 segue questo concetto. Le singole parole, esageratamente distanziate e di difficile lettura, diventano parte integrante dell'opera.


L'importanza della parola è ribadita nella collaborazione con la poetessa Alice Serrao il cui testo poetico, diviso in 5 stazioni corrispondenti alle 5 parti in cui è diviso il dipinto, è parimenti inserito come controcanto che scorre graficamente al suo interno e che ci riporta esplicitamente al motivo spirituale della Passione:

Prima Stazione

La veste si strappa, lacerata
ostia nuda si offre
in una parola rivelata.

Seconda Stazione

La madre tocca il sangue
sarà calice
e ai piedi già raggruma.

Terza Stazione

La ruga del legno, il nodo,
la carne stretta attorno
al chiodo si corruga.


Quarta Stazione

Nel palmo appeso -
venatura della croce -
atroce, il dolore si consuma.


Quinta Stazione

S’abbandona, grido feroce la sete
la sete del mondo alla spugna d’aceto
Signore, la passione è compiuta.

Alice Serrao

La partecipazione dell'artista/musicista visiva Zoya Gregory è dovuta alla coincidenza che anche lei, nello stesso momento,  si è ispirata al brano di Ligeti pubblicando su Behance  una narrazione visiva interpretativa, una sequenza di fotogrammi fotografici che incarnano l'essenza di questo brano musicale. Il suggestivo "viaggio" fotografico è visibile in "2020 Lux Aeterna"
Questa fortuita coincidenza, che originariamente non era iniziata come una collaborazione reciproca, è finita in una sorta di 'simbiosi cosmica'.
Le 5 immagini del suo progetto originale sono state estrapolate e rielaborate per creare un "disegno" dell'"onda sonora", come un continuum a questo "dialogo" spirituale.

Lux Aeterna is a project that began with the desire to create a work for a hypothetical location in a sacred place. What was intended to be a simple preparatory sketch has grown over time to become a work in its own right. 

The piece of music by Ligeti, composer of contemporary classical music, is the soul of this painting. His 'micropolyphony' which the composer describes as "...The complex polyphony of the individual parts, embodied in a harmonic-musical flow in which the harmonies do not change suddenly, but merge into one another; a clearly distinguishable combination of intervals is gradually blurred and from this cloudiness a new combination of intervals can be discerned which takes shape." dictated the guidelines of my composition. A defined geometric grid on which the theme related to the Passion of Christ develops. The 5 plagues become the load-bearing elements, immersed in this Light that breaks up its contours. Another aspect that struck me in this piece of music is the use of the word that "...detaches itself from the 'system' of language to assume a unique and free 'sound entity'. Ligeti points out this aspect by specifying in the score, for example, that some consonants should not be articulated, because they would hinder the flow of sound. Elsewhere, only one syllable is even sung, so that it is not possible to recognize the word with its meaning. The choice of text, then, is significant: the references to the eternal blend perfectly with the constant search for the sound continuum. In this perspective the "musicality" inherent in words is at the service of the continuum. Here, then, the word is the place of sound".
 The arrangement of the liturgical text, inscribed in the upper part of the painting as a frontispiece, taken from the missa pro defunti:
"Lux aeterna luceat eis, Domine, cum sanctis tui in aeternum quia pius es. Requiem aeternam dona eis, Domine, et lux perpetua luceat eis"
 follows this concept. The single words, exaggeratedly spaced and difficult to read, become an integral part of the work.

The importance of the word is reaffirmed in the collaboration with the poetess Alice Serrao whose poetic text, divided into 5 stations corresponding to the 5 parts into which the painting is divided, is also inserted as a countermelody that flows graphically within it and that explicitly brings us back to the spiritual motif of the Passion.

Prima Stazione

La veste si strappa, lacerata
ostia nuda si offre
in una parola rivelata.


Seconda Stazione

La madre tocca il sangue
sarà calice
e ai piedi già raggruma.


Terza Stazione

La ruga del legno, il nodo,
la carne stretta attorno
al chiodo si corruga.


Quarta Stazione

Nel palmo appeso -
venatura della croce -
atroce, il dolore si consuma.

Quinta Stazione

S’abbandona, grido feroce la sete
la sete del mondo alla spugna d’aceto
Signore, la passione è compiuta.




The participation of the visual artist/musician Zoya Gregory is a 'serendipitous' connection, which occurred simultaneously
as she too was inspired by Ligeti's music, in publishing on Behance an interpretive visual narrative, a sequence of photographic frames which embody the essence of this musical piece. The suggestive photographic 'journey' is visible in  '2020 Lux Aeterna',
This fortuitous coincidence which originally did not start as a mutual collaboration, ended up in a sort of 'cosmic symbiosis'. 
The 5 images from her original project were extrapolated and reworked to create a 'drawing' of the 'sound wave', as a continuum to  this spiritual 'dialogue'.
Lux Aeterna
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Lux Aeterna

Dipinto di Maurizio Bondesan, acrilico su carta cm.175x75. Testo poetico di Alice Serrao. Fotogrammi fotografici di Zoya Gregory.

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