L.
Mi è sempre piaciuto identificare le persone con oggetti, libri e cose del genere.
Mi è sempre piaciuto trovare delle correlazioni, vedere negli altri qualcosa che mi ricordasse le cose che amo.
Una parola, un profumo; tutte le persone hanno dentro cose che appartengono a mondi lontani, ricordano poeti che forse nemmeno conoscono, sono canzoni di decenni passati, luoghi lontani.
Lui è un basso, quel sottofondo senza il quale le altre cose non potrebbero esistere, quel suono mai invadente ma perenne, quel suono che da vita a tutti gli altri suoni.
E' un basso perchè tutto quello che fa ha il sapore dell'intimità, perchè ha nel sangue la forza del ritmo, la capacità di costruire cose nuove.
E' un libro di Safran Foer perchè non riesce mai a trovare le parole e si tiene troppe cose dentro.
E' un libro di Safran Foer perchè i suoi silenzi sono magnifici.
Imbarazzanti e magnifici.
Lui è una vecchia chiesa abbandonata, uno di quei luoghi sacri che sarebbe stupendo sconsacrare. Ha la purezza sulle labbra e le fiamme nello sguardo. Somiglia ad un angelo caduto, il mio angelo caduto. Ha segni sulle mani e segni sul cuore e due occhi che si trasformano.
Scuri come l'inverno, verdi come gemme. Ha le mani lunghe e il viso scarno. Bello e sofferente come una tela del Caravaggio.
Per me è una canzone punk perchè è spudorato, sporco nel più bello dei modi, inopportuno, ambiguo, folle, completamente andato.
E' un teorema, un' equazione affascinante, una formula matematica che ti fa perdere il sonno.
E' una città che si vive di notte, un viaggio all'inferno senza ritorno, una passeggiata dove i boschi sono neri e le lenzuola parlano di emozioni. E' vitalità, ogni parte di lui è medicina per l'anima.
Persino la sua saliva potrebbe ridar vita ad un fiore morente.
E' l'eco che sento nella notte, il sogno che mi tiene attaccata al cuscino, è quello che mi manca quando niente mi manca, è quello che non mi aspettavo.
Il libro mai scritto, la melodia mai composta. E' orgasmo all'ennesima potenza, ossessione, malattia e cura. Ha il nome di un genio e il cuore di una limpidezza disarmante.
Fantasmi nel passato e luce nel futuro.
 
Isabella Rossi
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Emiliano Vittoriosi :
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