QUINTETTO: installazioni materiali per parlare di musica smaterializzata—
Tesi di Laurea / Facoltà di Design e Arti - Libera Università di Bolzano
IT Perché parlare di musica oggi? Forma di intrattenimento e di espressione, fondamentale nella costruzione del sé e del gruppo a cui si vuole appartenere, essa è parte integrante dell’esperienza del quotidiano. E come la ascoltiamo oggi?
A noi che ascoltiamo musica ovunque, un mondo e modo di vivere senza una colonna sonora sembra impensabile. La mia riflessione parte dall’avvento della registrazione sonora con l’invenzione dei supporti fisici adatti, e arriva al presente, caratterizzato dalla ‘musica liquida’ liberata dal supporto. Tenta così di delineare lo stato attuale della fruizione musicale e dell’ascolto.
Il progetto "Quintetto: installazioni materiali per parlare di musica smaterializzata" è una serie di cinque installazioni pensate sia per uno spazio educativo e uno scopo divulgativo. Esse, con un tono ironico, tentano di rappresentare alcuni degli scenari che la smaterializzazione della musica ha contribuito a creare, come ad esempio la frammentarietà dell’ascolto contemporaneo o la perdita dei rituali di condivisione. Installazioni sia meccaniche che digitali, dialogano insieme come un ensemble musicale e, attraverso il gesto e l’interazione, invitano il pubblico a pensare a come stiamo (s)valorizzando la nostra amata musica.
Il progetto "Quintetto: installazioni materiali per parlare di musica smaterializzata" è una serie di cinque installazioni pensate sia per uno spazio educativo e uno scopo divulgativo. Esse, con un tono ironico, tentano di rappresentare alcuni degli scenari che la smaterializzazione della musica ha contribuito a creare, come ad esempio la frammentarietà dell’ascolto contemporaneo o la perdita dei rituali di condivisione. Installazioni sia meccaniche che digitali, dialogano insieme come un ensemble musicale e, attraverso il gesto e l’interazione, invitano il pubblico a pensare a come stiamo (s)valorizzando la nostra amata musica.
EN Music has a large impact on our everyday life: it is both a form of entertainment and expression and it is also a fundamental part for the construction of the self or of the social group we want to belong to. But do we listen to music nowadays? It is everywhere: at the supermarket, under the shower, in our ears while we are jogging or while we are on the bus, waiting for the next stop. Music is everywhere and to us, a world and way of living without the perfect soundtrack are simply unthinkable.
#01 TRITARUMORI
In che modo ascoltiamo oggi la musica? Skip, skip, skip. Dal download allo streaming, siamo arrivati a preferire il frammento rispetto all’intero. L’imperativo è ‘saltare’ senza rimorsi da un brano all’altro, da un genere all’altro, perdendo nel mentre una parte sostanziale di informazioni. Lo shuffle è simbolo dell’ascoltatore pigro del XXI secolo che ha smesso di scegliere e di desiderare.
"Tritarumori" raffigura, attraverso la metafora del tritacarte, il nostro modo di ascoltare frammentato e distratto.
L'installazione si compone di due "tritacarte" in legno con cono di acciaio e di un blocco in carta indicante i primi 100 album della lista "Rolling Stone’s definitive list of 500 greatest albums of all time" (2012): sul fronte titolo album e artista, sul retro la tracklist. Il potenziale fruitore è chiamato ad "ascoltare" uno di questi album: sistema il foglio sull'apposita fessura ed inizia a girare la manovella. Dal cono, che richiama l'idea dei primi cornetti acustici per fonografi, però non esce nessun suono, quanto invece strisce carta, che una volta cadute a terra si mescolano e rendono impossibile riconoscere l'album musicale nella sua interezza. Brani, su brani, su brani e nessun riferimento al contesto socio-culturale: una rappresentazione del nostro "ascoltare musica" quotidianamente.
L’estica dell’installazione, prende ispirazione dagli ‘Intonarumori’ di Luigi Russolo (1913).
#02 MUSICA IDRAULICA
La musica è ovunque e somiglia sempre più a un servizio, proprio come l’acqua corrente o l’energia elettrica. Così come i tanti utili servizi che scandiscono la nostra quotidianità, la diamo per scontata.
La musica è un servizio anche perché siamo sempre più propensi a spendere soldi per sottoscrivere un abbonamento ad un servizio streaming, e accedere così ad una libreria sonora infinita, piuttostoche per il vero prodotto musicale in sè. Musica Idraulica è un video che, ironicamente, rappresenta questa fenomeno e tenta di rendere più consapevole l’ascoltatore medio. Spegni chiudi la musica.
#03 LA MUSICA CHE NON VOLEVO ASCOLTARE
È ovunque. Al supermercato, in lavanderia, in stazione, al telefono.
La ascoltiamo 24 h al giorno, senza nemmeno rendercene conto. La musica è ovunque, così infiltrata nel nostra quotidiano che a volte ci verrebbe da dire “MA BASTA!”.
La ascoltiamo 24 h al giorno, senza nemmeno rendercene conto. La musica è ovunque, così infiltrata nel nostra quotidiano che a volte ci verrebbe da dire “MA BASTA!”.
"La musica che non volevo ascoltare" è un’audiocassetta che propone una tracklist formata da tutta quella musica frammentata che ascoltiamo, o sentiamo di sfuggita, e che però non abbiamo chiesto di ascoltare. Senza volerlo, ci troviamo a tenere il tempo col piede al supermercato, cercando di scegliere cosa mangiare per cena, o a canticchiare quella canzone idiota nel camerino di un negozio. Il lato A della cassetta è formato da sei tracce di musica-che-non- volevamo-ascoltare ‘ambientale’, per così dire, ovvero registrata direttamente nel luogo del misfatto: dalla lavanderia alla parrucchiera. Il lato B propone una serie di ‘attese telefoniche’. Si, proprio loro: le ‘musichette’ da telefono, che proprio non volevamo ascoltare e ci fanno solo innervosire ancora di più. La preghiamo di attendere. La preghiamo di attendere. La preghiamo di att...
#04 MUSICA PESANTE
Con la progressiva perdita del supporto fisico, abbiamo perso anche la consepevolezza del ‘peso della musica’. Una volta, se durante il tragitto casa-lavoro-casa volevamo ascoltare la discografia completa di un artista dovevamo trasportarla fisicamente. Il CD, la cassettina e prima ancora i 45 giri da ascoltare nel mangianastri. Oggi tutto è a portata di click.
"Musica pesante" è un vero e proprio cubo di musica: un cubo in cemento del peso di 60 kg, che rappresenta i 13.000 brani musicali contenuti nell'iPhone Gianluca, ascoltatore famelico. Con questo paragone ironico ed iperbolico, il cubo in questione, tenta di rendere più consapevole, e di conseguenza selettivo, l’ascoltatore medio.
#05 LA CONDIVISIONE È UNA SEDIA
La smaterializzazione della musica ha, se non generato, per lo meno amplificato la perdita del senso di ritualità: sia per quanto riguarda l’ascolto condiviso che per l’atto stesso di recasi fisicamente a comprare musica. Si è passati dall’ascolto rigoroso con gli amici fidati alla condivisione attraverso i social network. La condivisione del XXI è una storia su Instagram, sperando che quella persona abbia magari i tuoi stessi gusti musicali. Il rito dell’acquisto è stato praticamente azzerato dalle librerie sonore infinite dei digital player, oppure privato di sentimento con i digital store. Abbiamo scelto di barattare l’emozione con la comodità.
"La condivisione è una sedia" è una serie di tre cuscini da sedia, che attraverso alle Touch Boards di Bare Conductive, compatibili con il sistema Arduino, suonano una canzone. Se, però, ti siedi da solo e non condivi, la tua esperienza musicale sarà limitata: ogni cuscino è una singola traccia audio. Nessuno vuole ascoltare due minuti di sezione ritmica tum-tum-cha e questi cuscini di invitano/obbligano a condividere, a richiedere l’intervento di altri, se proprio vogliamo ascoltare il nostro pezzo preferito. Con il suo tratto ironico e ludico, la serie di cuscini è stata pensata, in particolar modo, per trovare spazio sia all’interno di un contesto museale che nello spazio urbano.
Per la realizzazione di questo progetto si ringraziano / Thanks to:
I relatori Valeria Burgio e Gianluca Camillini / Secil Ugur Yavuz / Roberto Gigliotti / Eva Bauer e i tecnici di officina Curzio Castellan e Alexander Erlacher, Luca Pellegrini e Markus Kofler, Daniel Tschurtschenthaler / Markus Fishnaller e Karin Kofler del Bitz fabLab / Monica Bruschini di Nuova Serigrafia / Paolo Turina e Alfabeta Musica / Raffaella di Tape It Easy / Marina Baldo / Daniel Ruocco, Luise Krumbein e Francesca Sannia / Alessandro Carli / La mia famiglia.
+ DIETRO LE QUINTE / BEHIND THE SCENES — November 2018 — March 2019
+ Sul progetto, il 4/03/2020 è uscito un articolo su frizzifrizzi.it