IED 50° / TANGIBLE BRANDING IN TRIENNALE / AA 2017/2018

LA LUNA È UNA LAMPADINA
IED 50° ANNIVERSARIO
TANGIBLE BRANDING IN TRIENNALE
PALAZZO DELLA TRIENNALE – 9,10 NOVEMBRE 2017
« Domani andate a vedere a La Triennale di Milano all'interno della Mostra dei 50 anni di IED la splendida performance degli studenti di art-direction e copy: un intenso lavoro di rappresentazione e percorsi su 4 serie tv di Netflix! Il tangible branding si è concretizzato in un racconto on-brand composto da video, istallazioni, oggetti, un intero magazine, modelli, locandine, corner interattivi. Davvero un' esplosione di comunicazione creativa! »

Elena Sacco, direttrice della scuola di comunicazione, IED Milano, 9 novembre 2017


ALBUM
IL BRIEF E I PROGETTI

TANGIBLE BRANDING / ART DIRECTION 3 / AA_2017/2018 / 
Docenti: Romeo Traversa, Andrea Castelletti 

BRIEF D’ESAME
Cliente: Netflix
Incarico: restyling “Tangible” delle serie: 
Bojack Horseman / Narcos / Black Mirror / Strangers Things
Da realizzare per ogni serie:
– Titoli di apertura / sigla (max 1’)
– Poster / locandina 70x100
– Stampa / quotidiani
– Affissione esterna 
– Dinamica (esterno + interno vettura) + Digital (loop 5’’) – Circuito IGPDecaux 
– Teaser trailer (max 10’’)
– Facebook + Instagram (gif loop + video 6’’)
Presentazione: Behance




Massimiliano Bratti, Alessandro Borrelli, Claudia Greco, Francesco Negri, Cecilia Panisi
Bojack Horseman (5° serie)





Bianca Del Balzo, Maria Adele Basevi, Lodovica Calegari,
Sara Ciceri, Maria Augusta Giannasi
Stranger Things (2° serie)





Bianca Bizzozzero, Meissa Cacciola, Marika Chen, Giulia Martoni, Giovanni Viola,
Narcos (4° serie) 





Marcello Augugliaro, Simone Canova, Lorenzo Salibra, Olivia Testa, Guido Vanetti
Black Mirror (4° serie)


TANGIBLE / ISPIRAZIONE
Alcuni studi nel campo delle neuroscienze evidenziano una relazione precisa tra l’uso delle mani e lo sviluppo della creatività. Questi studi ispirano le prime esperienze didattiche che nascono ormai diversi anni fa nell'area del design nordeuropeo e sono documentate in una serie di fortunate pubblicazioni. La progettazione fuori dall’ambiente digitale produce un mood particolare, chiamato provocatoriamente “human touch”.
Queste pratiche trovano in Stefan Sagmeister il più rilevante estimatore negli Stati Uniti. Ci sono importanti esponenti anche in Francia (Zim & Zou) e da noi (Happycentro), solo per citare i più famosi. 
Il mix delle tecniche manuali, coniugato alle recenti applicazioni digitali, dà luogo a una “buona pratica” e fornisce agli studenti nuove abilità progettuali.
Romeo Traversa
IED 50° / TANGIBLE BRANDING IN TRIENNALE / AA 2017/2018
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