Illustrazione per la copertina del libro "Non solo beat" di Gianni Milano, autoprodotto da Nautilus, Torino.
Illustrazione per una cartolina abbinata al libro.
Una foto di come appare il libro con la cartolina.
Il libro - a cura di Chiara Maraghini Garrone e introduzione di Matteo Guarnaccia -  è un lungo viaggio on the road con Gianni Milano a partire dalla sua nascita, il trasferimento a Torino dopo il 25 aprile 1945, la città bombardata e i plumbei anni cinquanta, l’esperienza beat, l’incontro, tra gli altri, con Fernanda Pivano, Allen Ginsberg, il Living Theatre… negli anni sessanta. Anni che vedono Gianni diventare prima poeta, poi maestro di scuola elementare. Seguace delle idee di Célestin Freinet, fautore di una a-pedagogia libertaria, il maestro che ha fatto scandalo con le sue idee, il suo comportamento, le sue poesie -tutte cose per le quali ha subito dei processi da cui è stato puntualmente assolto -, ha smesso di lavorare nel 2000, ma non ha mai abbandonato quelle che chiama le sue “tribù”. Nell’ultimo periodo, sono incarnate dai ribelli della montagna.
L’autobiografia raccoglie in appendice alcuni testi che documentano il periodo dell’underground di cui Gianni è testimone e attore. La grande produzione di scritti di Gianni sfugge ancora a una pubblicazione sistematica e resta sotterranea, una vena profonda che continua ad alimentare il desiderio di libertà e di non sopraffazione.
Non solo beat
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Non solo beat

Illustrazione per il libro "Non solo beat" di Gianni Milano

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