"Gatto e Topo", libero adattamento dall’omonimo romanzo di Günther Grass (1961)
Formato 34x21 cm, 24 pp.
Età 6-10 anni
2018
Joachim Mahlke, il protagonista del mio albo illustrato Gatto e Topo, è un liceale nella Danzica dei primi anni Quaranta che non ha nessuna disabilità ‘dichiarata’ ma soltanto un difetto fisico che lo distingue dai compagni, ossia un pomo d’Adamo più ingombrante del normale che gli ha fatto guadagnare il poco lusinghiero soprannome di Topo perché il suo gozzo ricorda, appunto, un piccolo animale che si muove sul suo collo.
Più in generale, Mahlke è un adolescente sui generis, taciturno, contemplativo, insolitamente serio
e decisamente ‘fuori moda’ che spesso preferisce stare assorto nelle proprie speculazioni e attività preferite come le immersioni sott’acqua allo stabilimento balneare e il collezionare e riparare i piccoli oggetti che da queste recupera piuttosto che intrattenersi nelle attività del gruppo, ed è soprattutto questo suo atteggiamento giudicato incomprensibile che gli vale l’emarginazione dei compagni e lo impegna in imprese sempre nuove per farsi da loro accettare.
e decisamente ‘fuori moda’ che spesso preferisce stare assorto nelle proprie speculazioni e attività preferite come le immersioni sott’acqua allo stabilimento balneare e il collezionare e riparare i piccoli oggetti che da queste recupera piuttosto che intrattenersi nelle attività del gruppo, ed è soprattutto questo suo atteggiamento giudicato incomprensibile che gli vale l’emarginazione dei compagni e lo impegna in imprese sempre nuove per farsi da loro accettare.
Gatto e Topo è una riflessione sul tema sempre attuale del diverso: il pomo d’Adamo che dà il nome alla storia infatti è un difetto come quello che potremmo avere tutti e che diventa un simbolo di ‘non conformità’, mentre il gatto, “il gran gatto sempre in agguato” per citare le parole dello stesso Grass, è una trasparente metafora della società, superficiale, conformante, spietata.
Fotografie: Marco Montanari
Supervisione lavoro: Chiara Carrer
