01 SCENARIO
Negli ambienti domestici più diffusi gli spazi fruibili sono spesso esigui e non sempre è possibile gestire la disposizione degli arredi in maniera pratica ed efficace. Dora vuole rispondere a questa necessità, riducendo al minimo gli ingombri degli elementi in fase di non utilizzo, rendendo semplice e pratico il gesto di estrarre le sedute dal blocco contenitore e la loro successiva collocazione nello spazio.
Grazie alla sua versatilità Dora si espande e contrae a seconda dell’occorrenza: da semplice piano di appoggio collocato frontalmente al divano del soggiorno a fulcro delle relazioni umane durante l’aperitivo o una serata tra amici.
02 ASPETTI FUNZIONALI
Dora è un elemento d'arredo dotato di quattro sgabelli estraibili collocati all'interno di un tavolino che svolge la duplice funzione di contenitore e piano d’appoggio.
Tutti i blocchi scatolati sono portanti (7cm), ad eccezione della traverse presenti tra le due gambe degli sgabelli, le quali avendo valenza estetica sono state ridotte a 5cm di spessore.
Le dimensioni rientrano negli standard ergonomici: per il tavolino un ampio piano di 90x60cm, collocato a 48cm dal suolo, è funzionale per consentirne la fruibilità fino a quattro persone; le sedute 30x30x38cm garantiscono una superficie di appoggio comoda, collocata ad un’altezza appropriata.
03 ASPETTI FORMALI
Dora esiste in due forme: chiusa e aperta.
Da chiusa appare come un blocco unico e massiccio, reso leggero grazie ai piedi di supporto non visibili ad altezza occhi, che fanno sembrare l’oggetto sospeso nel vuoto. Le trame geometriche generate dagli incastri tra i vari elementi paiono a prima vista lavorazioni minimali ricavate da un unico blocco.
Solo facendo scorrere esternamente al tavolino le sedute si percepisce la reale conformazione dell’oggetto, che una volta aperto perde la sua dimensione statica fino a liberarsi nello spazio.
Dora è “ralativa” allo spazio che la contiene.