Napolitan coffe maker

Quando la caffettiera napoletana sarà ingoiata
negli archivi della storia, si potrà raccontare: C’era
una volta, una strana pentolina a tre cilindri con dei
manici complicati, becco lunghissimo, a volte
spropositato, ed un cappelletto instabile. Serviva a
fare un ottimo caffè. L ‘ aggeggio misterioso mandava
i suoi segnali; bisognava improvvisamente
capovolgerla , e calmi, aspettare che goccia dopo
goccia, colasse la bevanda mentre l’aroma invadeva
pian piano l’intero ambiente.
Durante la lunga attesa, conversando, le parole
potevano scivolare in storielle tipiche del mondo
napoletano insieme ai suoi numerosi personaggi che
le animavano.
Si racconta anche che, in particolare stato,
trasognando, vapore ed aroma evocavano la trasmutante
e burlesca figura dell’ empirio popolare
partenopeo: perchè no, Pulcinella! Possiamo accostarla
quasi ad una sorta di lampada di Aladino. Il
genio è per l’appunto Pulcinella.
Dato caratteristico di Pulcinella: qualsiasi situazione
egli è pronto a “Capovolgerla”, la sua arte è
quella, è un personaggio burlone si, ma allo stesso
tempo furbissimo, ribalta le situazioni dal bianco al
nero e viceversa, dal negativo al positivo.
Ha una innata dote artistica di stare di fronte
all’imprevedibilità, che sopravvive anche di fronte
alla morte, è come una palla da bowling, si avvicina
ai birilli ironica e beffarda.