Senz’ancora
Poesia del Viaggio

2015
Provini di negativi bianco e nero 35 mm 9x10cm / 18x10cm

Il progetto vuole creare una rima tra testo e immagine; una sorta di poesia del viaggio. L’intenzione è quella di rappresentare nello stesso spazio e tempo due esperienze di viaggio slegate tra loro e diverse per meta, lontananza e anima, che convergono grazie all’utilizzo di due linguaggi diversi, la cui coesistenza collega i momenti e crea due livelli di lettura. La decisione di lasciare la parte posteriore al testo nasce dall’esigenza di non far prevalere né l’uno né l’altro linguaggio. L’uso di un martello da quella di rappresentare la fatica di superare i propri limiti, di lasciarsi andare a quello che è stato e a quello che si è. Qui, il limite da soverchiare è il lasciar entrare gli altri.



Without anchor
Poetry of the Journey

2015
Specimens of 35mm black and white film 9x10cm / 18x10cm

The project aims at creating a rhyme between text and image; a kind of poetry of journey. The goal is to represent in the same space and
time two unconnected experiences of travel, carachterized by different destination, distance and soul, wich converge thanks to the use of two different languages, whose coexistance connects the moments and creates two reading levels. The decision of filling the rear side with the text comes from the need that no one of the languages prevails on the other. The use of a hammer represents the effort of overcome the limits, let oneself go to what has been and to what one is. Here, the limit to be overtaken consists of leaving the others enter. 
“C’è tantissimo da imparare dalla poesia”


La sensazione di martellare le emozioni sul retro di una fotografia.
Vederle trasparire sull’immagine.
Forse è la cosa più giusta che abbia fatto, soprattutto per me stessa;
la matericità dei provini, il ticchettio dei tasti della macchina, il martellare, un continuo martellare…


Mi piace il freddo che provo in questo momento e la malinconia per qualcosa finito troppo presto.
Mi piace avere iniziato questa cosa, mi piace la macchina da scrivere 
e vedere le lettere che mi compaiono davanti
che escono dal foglio
entrano nella mente
per tornare sul bianco della libertà.
Voglio altre parole e altre immagini per dire qualcosa, o forse e più probabilmente, niente.
Senz'ancora
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Senz'ancora

“C’è tantissimo da imparare dalla poesia” Sono le parole scritte sulla culla di questo progetto. Sono le parole di Matteo Terzaghi, che aggiunge: Read More

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