Cosa significa Fuerteventura? La sua scoperta è semplicemente un grande avventura come esclamò Jean de Bethencourt oppure è un luogo dove natura e poesia si incontrano e danno vita ad uno spettacolo di emozioni e vita che merita di essere conosciuto e rispettato?
Appena arrivati sull’isola ci siamo diretti sul luogo di progetto e li, costeggiando il Parque Natural Jandia, ci siamo resi conto che il nostro viaggio non era solo una grande avventura.
L’isola è un fantastico parco naturale che deve essere rispettato e valorizzato, per questo una idea di impermanenza è penetrata nella progettazione del Mirador di Cofete
L’isola è un fantastico parco naturale che deve essere rispettato e valorizzato, per questo una idea di impermanenza è penetrata nella progettazione del Mirador di Cofete
Attenti a risolvere i delicati problemi di convivenza con il paesaggio, l’architettura del Mirador sceglie la strada della semplicità, declinando a priori ogni esibizione formale ma cercando la sua legittimazione attraverso una relazione di scambio temporaneo con l’intorno.
In questo modo il luogo fornisce le indicazione principali per lo sviluppo del concetto di base di tutto il progetto: temporaneità, mobilità, funzione, autonomia. Infatti una delle richieste principali era quella che l’architettura potesse essere smontata e ricollocata in un altro luogo dell’isola, oppure diventare un modello di studio per installazioni future.
Il Mirador per questo motivo è stato pensato come un sistema aggregativo di volumi in grado di essere ridotto ed espanso a seconda delle esigenze, sempre in completa autonomia idrica ed energetica. Infatti in tutti i luoghi dove la struttura potrebbe essere ricollocata, non esiste e non esiterà la possibilità di avere qualsiasi tipo di allaccio.
In questo modo il luogo fornisce le indicazione principali per lo sviluppo del concetto di base di tutto il progetto: temporaneità, mobilità, funzione, autonomia. Infatti una delle richieste principali era quella che l’architettura potesse essere smontata e ricollocata in un altro luogo dell’isola, oppure diventare un modello di studio per installazioni future.
Il Mirador per questo motivo è stato pensato come un sistema aggregativo di volumi in grado di essere ridotto ed espanso a seconda delle esigenze, sempre in completa autonomia idrica ed energetica. Infatti in tutti i luoghi dove la struttura potrebbe essere ricollocata, non esiste e non esiterà la possibilità di avere qualsiasi tipo di allaccio.
L’architettura è suddivisa in quattro zone funzionali separate da dei tunnel di collegamento,
l’ingresso – museo per una illustrazione del luogo, il bar per favorire il turismo, la centrale energetica e il belvedere per ammirare il panorama. Tutti gli ambienti sono pensati per avere una funzione divulgativa e di accoglienza. Sono dei piccoli angoli di pace a protezione dal forte vento che spazza l’isola buona parte dell’anno. Il panorama che si può godere dalla posizione privilegiata del Mirador è valorizzato da grandi vetrate che lo inquadrano in cornici focalizzando l’attenzione su i migliori punti panoramici.
l’ingresso – museo per una illustrazione del luogo, il bar per favorire il turismo, la centrale energetica e il belvedere per ammirare il panorama. Tutti gli ambienti sono pensati per avere una funzione divulgativa e di accoglienza. Sono dei piccoli angoli di pace a protezione dal forte vento che spazza l’isola buona parte dell’anno. Il panorama che si può godere dalla posizione privilegiata del Mirador è valorizzato da grandi vetrate che lo inquadrano in cornici focalizzando l’attenzione su i migliori punti panoramici.
