Uno zoom sul logo
Il logo che ho pensato per il fotografo Martino Areniello è qualcosa che potesse rispondere pienamente al concept di modernità: linee semplici, pochi colori, font chiari e diretti.

Il logo è inquadrato in un rettangolo come quando un obiettivo inquadra un paesaggio o un soggetto; inoltre, il tratteggio spezzato rende l'aspetto finale più fluido e libero: il logo non è né soffocato né imprigionato. 
Per la realizzazione ho giocato con un'immagine semplice (quella di una lente) e i caratteri del font, dando vita ad una sorta di macchina fotografica vecchio modello. Il risultato così ottenuto è quello di creare l'illusione che il logo stia catturando lo spettatore, come se volesse immortalarlo. 
A discostarsi con grazia e morbidezza troviamo la firma del fotografo che rompe col resto conferendo armonia ed equilibrio.
La struttura di un biglietto da visita - il retro 
La cromia
I colori adoperati sono tre e rappresentano la triade di colore caldo, freddo e neutro.
La scelta è frutto di uno studio legato a ciò che il fotografo desidera catturare:
 
- il tono #E58C15 richiama i colori della terra, della sabbia del mare, delle rocce e, volendo generalizzare, anche delle montagne. 
Dal punto di vista ritrattistico questo colore può alludere ad alcune tonalità della pelle, a cui dona lucentezza.
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- il tono #0D6662 richiama l'acqua, il cielo, il ghiaccio e, per estensione, tutte le componenti fredde che la natura ci offre.
In termini ritrattistici questa tonalità dona drammaticità e, volendo, può coinvolgere lo spettatore su un'analisi più psicologica dell'opera.
- il tono #1D1D1B richiama i lineamenti, i contorni, i profili.
Biglietti da visita
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