Sotto la pioggia.
Ho pulito i pavimenti, riordinato la camera, ho diviso gli abiti chiari da quelli scuri, ho aggiunto del rossetto rosso alle labbra e un po' di cipria. Poi ho infilato il mio vecchio, caldo cappotto e un cappello a tesa larga. E' tanto bello; mi ricorda mia madre. Ho deciso di uscire nonostante la pioggia, nonostante il freddo. Devo avere qualcosa che non va. Da ragazzina la pioggia mi rendeva triste, il cielo grigio rendeva grigi i miei pensieri. Avevo riflessi lenti e dolori di testa perenni. Adesso il grigio è un colore che mi piace ma i dolori non sono ancora migliorati. Gli uomini si voltano ancora a guardarmi ma io non ci faccio più caso. Non mi sento bella. Mi sento stupida. Si, in realtà mi sento stupida. Ho passato la vita a spiegare le cose agli altri e più mi spiegavo, meno venivo capita. Ho curato poco me stessa per curare gli altri, per curare le altre cose. Ho sempre pensato che le cose belle si avvicinino a te solo se le dai gli spazi giusti e l'amore giusto. Mi sbagliavo. Poca gente ama camminare per la città quando la città è deserta; pare quasi che il silenzio li spaventi e il riflesso di sè nelle vetrine li turbi. A me piace stare da sola. Prima no, non tanto ma adesso sì. Prima c'era lui, prima la mia mano trovava sempre la sua, prima il rossetto dovevo rimetterlo più volte, prima mi accorgevo solo dei suoi sguardi. Invecchiare insieme sarebbe stato bellissimo. Dicono che dimenticare sia terribile: poco alla volta smetti di ricordare il volto della persona che amavi, dimentichi la voce, dimentichi le abitudini. Scordi i suoi gusti, scordi tutto quello che gli riguarda. Io questa sensazione non sono mai riuscita a provarla, almeno non ancora. Non riesco a dimenticarlo. Ci amavamo tanto, eravamo tanto felici. Ma le cose finiscono, le persone svaniscono. Non l'ho più cercato, non ho più chiesto di lui. Vanno via quelli che non vogliono esser raggiunti. Avrei dovuto odiarlo e maledirlo ma le donne come me non ci riescono. Non l'ho aspettato mai perchè sapevo che non sarebbe tornato ma ho immaginato di vivere con lui per tutti questi anni. Anche adesso, riflessi nella vetrina, ci siamo noi due. Noi due sotto la pioggia. Ho lasciato in casa una nostra vecchia foto; eravamo bellissimi, lui era bellissimo. Non ho più incontrato nessuno che me lo ricordasse, non ho più incontrato nessuno. Ma la vita è così, ci spinge a fare delle scelte, ci rende cattivi e vulnerabili, ci allontana. Lui ha scelto per noi, io ho scelto di continuare ad amarlo. La pioggia batte insistente alla mia finestra, è l'unica a tenermi compagnia. Una vecchia canzone, un vecchio film, il mio vecchio cappotto. Tutto, in questa casa, mi ricorda che il presente è una cosa che non voglio vivere, è una cosa che non fa per me. Ancora lui, ancora la nostra foto. Invecchiare insieme sarebbe stato bellissimo, sarebbe stato davvero bellissimo.
 
Isabella Rossi
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