Esplosioni.

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Esplosioni.

Quella sarebbe stata la loro notte. La loro ultima notte. Mezzi nudi

sotto un cielo infiammato, mezzi nudi tra le macerie. La prima

scintilla, la prima esplosione; questo fuoco non si può estinguere.

Mentre il mondo va a rotoli qualcuno è più felice che mai. Le persone

che si amano non temono la morte e le camminano accanto. Ogni passo è

un passo verso la fine, ogni passo è un passo verso il fuoco. Fuoco

che distrugge, fuoco che crea. L’origine del mondo sta nelle fiamme.

Prima dell’uomo, prima delle parole c’era un mare dipinto di rosso. Un

mare dipinto di rosso che ha generato la vita. Le persone che si amano

si tengono strette, accada quel che accada, loro si tengono strette.

Si guardano negli occhi che hanno il riflesso dei ricordi, e si

fermano ad annusare l’odore della terra che brucia. Così, restano

tutti ad ascoltare le parole della morte e la morte, racconta loro una

storia sulla bellezza e una storia sulla fragilità e gli dice di non

aver paura, di non temere che le cose finiscano perché nulla finisce

davvero. E le fiamme si levano alte ed una ad una bruciano le cose,

bruciano la città, bruciano i boschi. E loro restano fermi, avvolti

dal nero mantello della morte. Quelli che si amano non temono le

fiamme e per attraversare l’inferno parlano al demonio. Quelli che si

amano non temono la scintilla ma bruciano con essa e non piangono

quando sentono che sta arrivando la fine perché la fine può avere un

sapore meraviglioso, può avere un colore meraviglioso.

Isabella Rossi

Esplosioni.

Published: September 26th 2013

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