Limonio

Una collezione finale per chiudere un capitolo universitario, affiancata e supportata dal designer e professore Arthur Arbesser. 
“Limonio”, nasce dallo studio di un fiore comune, ma mai banale: lo Statice. La sua capacità è quella di preservarsi, custodendo i suoi colori; è un elogio all’incanto della terra primordiale e incontaminata, alla natura arida, desolata e priva di ogni apparente risorsa. In opposizione  materiali metallici e ramati, così creando un dislivello fra i due mondi. 
Una rappresentazione dell'alter ego: le sue abitudini, i suoi vizi, i suoi luoghi e la sua virtù. Con un sottofondo di canzoni di Lucio Battisti e una raccolta di poesie di Jacques Prévert, in  questa collezione manufatti artigianali assimilano le innovazioni tecnologiche, i tessuti puri e sofisticati, le texture voluminose e i veli evanescenti. È una collezione animata da uno spirito autentico ed originario, che si esprime in forme morbide, nuances ispirate alla terra ed a ciò che essa spontaneamente genera. Si tratta delle risorse dai vivi colori di una natura che, anche se apparentemente morta, rinasce ricreandone una viva, formata da sedimenti di legni che si depositano su nappe naturali e leggerissime armature di seta. Le sovrapposizioni asimmetriche così come le irregolarità del mondo vegetale scaturiscono una sinfonia vitale e non un disarmonico caos, che al contrario si può trovare nei parallelismi ossessivi della produzione umana. Dal chiaro avorio all’ambrato castagno, dall’apparentemente fluido all’inaridito tessuto, dal conservare al ricreare linee morbide, in cui le tonalità fredde del bianco si alternano a quelle più calde delle tonalità scure del legno e della radice.
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