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Papa Re di Denari

Joseph Alois Ratzinger
Benedetto XVI
Il dimissionario Papa Benedetto XVI resterà nella storia per il suo mandato, o solo per essere l’unico – oltre sette secoli dopo Celestino V – ad aver fatto il “gran rifiuto” di dantesca memoria? Questo sarà appunto la storia a decretarlo, per ora ognuno può tarare le proprie personali previsioni. Quel che è certo è che difficilmente Joseph Ratzinger ci resterà – nella storia – per il suo rapporto con le arti visive: rare le occasioni nelle quali il pontefice ha stimolato la creatività, e quasi sempre in senso provocatorio e polemico, per certe sue posizioni ritenute troppo intransigenti.
Ed è mancata anche l’occasione speciale, come invece accaduto per il predecessore Giovanni Paolo II, con la famosa e diffusissima opera – la cui genesi resta alquanto fumosa – La nona ora, di Maurizio Cattelan. Nomi noti di artisti interessati alla figura dello spesso cupo teologo se ne contano sulla punta delle dita: viene da citareFrancesco Vezzoli, che lo inserisce in una scena del suo Gore Vidal’s Caligula, o la scultura Miss Kitty di Paolo Schmidlin, raffigurante Ratzinger in autoreggenti e perizoma, che tenne banco nella Milano dell’assessore Sgarbi per la sua contestata inclusione in una mostra al PAC, polemicamente avversata dallo stesso sindaco Moratti. Recentemente l’effigie papale si è vista nella galleria Furini di Roma, per la mostra Progetto Anonimo dell’artista Nemanja Cvijanović.
Più ricco il catalogo, come si diceva, per la scena “underground”, con un Benedetto XVI che su un muro di Salerno diventa Re di Denari con il collettivo streetartista Satoboy, su una parete in Belgio viene “imprigionato” nelle more delle polemiche per i sacerdoti pedofili, mentre a Los Angeles un anonimo – che qualcuno giura essere Banksy – assume tratti da ratto richiamando un graffito realmente realizzato dal misterioso inglese sullo stesso muro.
Capitolo a parte, solo marginale in questa sede, per la ritrattistica ufficiale, che ha visto all’opera – fra gli altri – il tedesco Michael Triegel, la russa Natalia Tsarkova e lo scultore Johann Brunner, con un busto piazzato nella città natale del Papa. Tutto qui? No, perché in fin dei conti, le immagini più forti legate a Ratzinger nella sfera visuale restano delle non-opere d’arte: ovvero le provocatorie prime pagine di alcuni quotidiani usciti nel giorni della sua elezione, dal Daily Mirror – che citava il “God’s Rottweiler” – alManifesto, che gli faceva eco con un “Pastore tedesco”…
 
- Massimo Mattioli
Per gli 86 anni di  Papa Benedetto XVI (16 aprile 2013) l’ambasciata  tedesca  presso la    Santa Sede  ha preparato una cerimonia, svoltasi a Roma in assenza del festeggiato, durante la quale  è stato presentato un ritratto del Papa emerito ad opera dell’artista Michael Triegel, nato a Erfurt nel 1968,uno dei principali pittori tedeschi contemporanei e membro della Nuova Scuola di Lipsia, presente nella stessa serata. Il quadro per la verità non ha  riscosso nessun successo. Secondo il “Die Welt” il fratello del Papa Ratzinger, Georg, l’avrebbe giudicato  “terribile” , e commenti anche meno lusinghieri sarebbero giunti da prelati e vescovi presenti in sala. L’artista, presente in ambasciata, al contrario, è apparso soddisfatto del proprio lavoro, ed è ancora in attesa di un pare benevolo di  Benedetto XVI , non giunto. Nel corso del vernissage  ha preso la parola l’Arcivescovo  Gerhard Ludwig Muller, Prefetto   della Congregazione della Fede. Nella sua opera pittorica, attivo da sempre nell’arte sacra, Triegel,  si confronta con l’eredità antico-mitologica e della storia cristiana della salvezza.  L’artista ha già realizzato numerose opere per chiese evangeliche e cattoliche, tra cui nel 2009 un primo ritratto di Benedetto XVI per la Diocesi di Ratisbona. Nella Residenza  dell’Ambasciatore  Tedesco presso la Santa Sede si trovano già un ritratto di Papa Leone XIII di Franz von Lenbach e uno di Pio XII di Khatarina Morell-Kramer. In realtà il ritratto elaborato dall’artista tedesco è piuttosto vetero, non offre spunti di novità legati alla modernità e al nuovo classicismo, e dunque vive di assoluta retorica secentesca. Non è nuovo Benedetto XVI  ad aver destato interesse in alcuni artisti contemporanei. Ad esempio Francesco Vezzoli lo inserisce in una scena del suo “Gore Vidal’s Caligula”,Paolo Schmidlin con ” Miss Kitty” lo ha raffigurato  in autoreggenti e perizoma e quest’opera esposta al Pac di Milano, assessore Vittorio Sgarbi, fui avversata  dal sindaco Letizia Moratti. Il ritratto di Benedetto XVI si è visto anche nella Galleria Furini di Roma, per la mostra “Progetto Anonimo” dell’artista Nemanja  Cvijanovic. Sul fronte underground ecco un Benedetto XVI che su un muro di Salerno  diventa “Re di Denari” con il collettivo streetartista Satoboy,e addirittura su una parete in Belgio viene imprigionato nelle more delle polemiche per i sacerdoti pedofili, mentre a Los Angeles un anonimo -che qualcuno giura essere Banksy-  gli fa assumere tratti da ratto. Per la ritrattistica ufficiale vive il ritratto di Triegel, quello della russa Natalia Tsarkova  e il busto dello scultore Johann Brunner collocato nella città del papa tedesco.
 
Carlo Franza


link: http://blog.ilgiornale.it/franza/2013/06/09/il-ritratto-discutibile-di-benedetto-xvi-dellartista-michael-triegel/
Papa Re di Denari
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Papa Re di Denari

Lo stencil fu realizzato sulla fiancata di una chiesa nel centro storico di Salerno. È stato rimosso pochi mesi fa.

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