La caleidoscopica complessità che costituisce il mondo di un teatro d’opera è solo apparentemente limitata al momento della performance che, in realtà, è il prodotto di numerose, complesse e intensissime fasi produttive.
Nel 2013 il Teatro Massimo ha iniziato a condividere tali fasi attraverso un’attività espositiva che facesse emergere, un po’ alla volta, il tesoro archivistico della Fondazione in tutta la sua valenza storica, artistica ed etica.
Trovandosi dinanzi a un’opera come Feuersnot, in prima per Palermo (si è messa in scena infatti solo due volte in italiano alla Scala di Milano nel 1912 e al Carlo Felice di Genova nel 1938, quindi è stata eseguita alla Rai di Torino nel 1973), si è scelta la strada di una più dettagliata documentazione delle fasi preparatorie di questa nuova produzione, che si è potuta realizzare grazie anche alla disponibilità di tutti gli artisti e i tecnici che in questi mesi hanno lavorato al titolo inaugurale della Stagione 2014. Prosegue così il programma di valorizzazione del contesto teatrale, tenendo traccia e divulgando – attraverso le espressive immagini di Rosellina Garbo e Clarissa Cappellani – la “fabbrica” di uno spettacolo operistico le cui materie prime sono lo studio, l’impegno, la fatica, l’abnegazione, la passione, il cuore di centinaia di persone che, lavorando dietro le quinte, concorrono al realizzarsi della magia del teatro.
Prefetto Fabio Carapezza Guttuso
Commissario straordinario del Teatro Massimo
Nel 2013 il Teatro Massimo ha iniziato a condividere tali fasi attraverso un’attività espositiva che facesse emergere, un po’ alla volta, il tesoro archivistico della Fondazione in tutta la sua valenza storica, artistica ed etica.
Trovandosi dinanzi a un’opera come Feuersnot, in prima per Palermo (si è messa in scena infatti solo due volte in italiano alla Scala di Milano nel 1912 e al Carlo Felice di Genova nel 1938, quindi è stata eseguita alla Rai di Torino nel 1973), si è scelta la strada di una più dettagliata documentazione delle fasi preparatorie di questa nuova produzione, che si è potuta realizzare grazie anche alla disponibilità di tutti gli artisti e i tecnici che in questi mesi hanno lavorato al titolo inaugurale della Stagione 2014. Prosegue così il programma di valorizzazione del contesto teatrale, tenendo traccia e divulgando – attraverso le espressive immagini di Rosellina Garbo e Clarissa Cappellani – la “fabbrica” di uno spettacolo operistico le cui materie prime sono lo studio, l’impegno, la fatica, l’abnegazione, la passione, il cuore di centinaia di persone che, lavorando dietro le quinte, concorrono al realizzarsi della magia del teatro.
Prefetto Fabio Carapezza Guttuso
Commissario straordinario del Teatro Massimo
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