Questo piccolo omaggio fotografico è per un grande uomo ed artista visionario, mio amico.
Molti lo conoscono con il nome di Sicioldr per me è semplicemente Alessandro; volevo capire meglio la sua arte ed ho cercato di filtrarla attraverso un obiettivo, strumento della mia espressione.
Non ho voluto, però, parlare direttamente de ”l’artista e i suoi quadri” ma rubando uno sguardo ai dipinti in incubazione, cercando di rendere il pittore quasi un fantasma evanescente fra le mura del suo laboratorio.
Proprio sul laboratorio si è focalizzato questo reportage, con note quasi neorealistiche senza censure o idealizzazioni.
Congelando l’ambiente nel momento in cui il Genio è all’opera, non ha il tempo di rassettare od imbellire il suo studio come fosse una galleria.
Lo spazio fisico in cui l’artista si muove, pensa ed opera (Caos) è, a mio modesto avviso, emanazione stessa del suo Genio tanto quanto il lavoro finito (Cosmos).
Un concetto di “Gestazione” in cui il laboratorio si fa Madre, Utero e l’artista si fa Padre, Seme; solo dall’unione di questi elementi si potrà cercare di capire l’espressione geniale e visionaria delle sue tele.
Molti lo conoscono con il nome di Sicioldr per me è semplicemente Alessandro; volevo capire meglio la sua arte ed ho cercato di filtrarla attraverso un obiettivo, strumento della mia espressione.
Non ho voluto, però, parlare direttamente de ”l’artista e i suoi quadri” ma rubando uno sguardo ai dipinti in incubazione, cercando di rendere il pittore quasi un fantasma evanescente fra le mura del suo laboratorio.
Proprio sul laboratorio si è focalizzato questo reportage, con note quasi neorealistiche senza censure o idealizzazioni.
Congelando l’ambiente nel momento in cui il Genio è all’opera, non ha il tempo di rassettare od imbellire il suo studio come fosse una galleria.
Lo spazio fisico in cui l’artista si muove, pensa ed opera (Caos) è, a mio modesto avviso, emanazione stessa del suo Genio tanto quanto il lavoro finito (Cosmos).
Un concetto di “Gestazione” in cui il laboratorio si fa Madre, Utero e l’artista si fa Padre, Seme; solo dall’unione di questi elementi si potrà cercare di capire l’espressione geniale e visionaria delle sue tele.
