Gli Incidenti della Notte
Last night i had the strangest dream.
Last night i had the strangest dream.
Nel sogno cammino in un deserto.
Con me cammina un gruppo di donne, vestite come arabe.
Sono tutte le donne che ho avuto nella mia vita.
Ma sono mescolate tra di loro:
gli occhi di una sul viso di un altra,
con i capelli e il naso di una terza.
Siamo in Paradiso,
il problema è che io lì non posso stare.
Ma sono riusito ad avere un colloquio in alto,
con Dio credo.
La casa sembra quella di Nero Wolfe.
Non vedo niente e nel sogno è tutto nero.
E' andata bene, posso restare.
Esco dalla stanza del colloquio
con una certa deferenza timorosa.
Bacio una delle donna sulla bocca.
E' una ragazza iraniana che ho baciato.
E una mia bis-cugina con cui ci scambiavamo
i primi baci.
Curioso.
Non ho fatto l'amore con nessuna delle due.
Ma un angelo mi intima, gentilmente ma con fermezza,
che dobbiamo andare.
Non ha nemmeno aperto bocca per dirmi questo.
Mi chiedo quale sia il compito di quest'angelo.
Sembra davvero molto potente.
Come se mi avesse letto nel pensiero
mi guarda con i suoi occhi infiniti
"
perché mi sembra un compito bellissimo e importante.
Gli salto al collo e lo abbraccio goffamente,
come farebbe un bambino.
Lui mi lascia fare,
ma sembra che non senta minimamente il mio peso.
L'angelo è immobile e caldo.
Morbido.
Ma è tardi e dobbiamo muoverci.
L'angelo ci fa passare oltre le mura
di un edificio diroccato di mattoni rossi.
Il vento aumenta.
Qualcosa di terribile sta arrivando.
Come al solito la fine dei miei sogni è sempre poco importante,
e sfuma al nero.
Con me cammina un gruppo di donne, vestite come arabe.
Sono tutte le donne che ho avuto nella mia vita.
Ma sono mescolate tra di loro:
gli occhi di una sul viso di un altra,
con i capelli e il naso di una terza.
Siamo in Paradiso,
il problema è che io lì non posso stare.
Ma sono riusito ad avere un colloquio in alto,
con Dio credo.
La casa sembra quella di Nero Wolfe.
Non vedo niente e nel sogno è tutto nero.
E' andata bene, posso restare.
Esco dalla stanza del colloquio
con una certa deferenza timorosa.
Bacio una delle donna sulla bocca.
E' una ragazza iraniana che ho baciato.
E una mia bis-cugina con cui ci scambiavamo
i primi baci.
Curioso.
Non ho fatto l'amore con nessuna delle due.
Ma un angelo mi intima, gentilmente ma con fermezza,
che dobbiamo andare.
Non ha nemmeno aperto bocca per dirmi questo.
Mi chiedo quale sia il compito di quest'angelo.
Sembra davvero molto potente.
Come se mi avesse letto nel pensiero
mi guarda con i suoi occhi infiniti
"
perché mi sembra un compito bellissimo e importante.
Gli salto al collo e lo abbraccio goffamente,
come farebbe un bambino.
Lui mi lascia fare,
ma sembra che non senta minimamente il mio peso.
L'angelo è immobile e caldo.
Morbido.
Ma è tardi e dobbiamo muoverci.
L'angelo ci fa passare oltre le mura
di un edificio diroccato di mattoni rossi.
Il vento aumenta.
Qualcosa di terribile sta arrivando.
Come al solito la fine dei miei sogni è sempre poco importante,
e sfuma al nero.
