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Sculpture Skyscraper in Milan


Grattacielo a Milano
corso di Progettazione Architettonica e Urbana con prof. Armando Dal Fabbro
collaboratrici: Federica Barraco, Alessandra Merrina

La progettazione del masterplan nasce dal risultato di analisi che hanno portato a ridefinire i percorsi lenti da nord-sud ed da est-ovest . L’accesso alla metropolitana diventa un punto centrale di distribuzione per le persone che non vivono nel grattacielo e anche per le persone che vi vivono, servendo efficacemente anche la libreria (edificio a ponte), con la quale ha un legame diretto, tra alcuni impianti situati in piloni della costruzione. Tali collegamenti sono lo sfondo della istituzione della ‘torre’ che si erge tra gli elementi terrestri (la rampa, l’edificio in forma ponte). I volumi, geometrici e decisi, nascono dall’analisi delle sculture di Fausto Melotti e dipinti di Mario Radice che stimolano l’immaginazione e la volontà di fare una scultura vivibile.
La monumentalità dell’edificio si realizza attraverso un elemento scultoreo e un altro razionale che circondano un terzo volume che diventa il cuore del progetto. La composizione, anche se rigida e strutturata, definisce uno spazio fluido e flessibile. Una maglia di filo intrecciato come una pelle riveste i volumi creando effetti particolari all’interno dell’edificio e allo stesso tempo filtra la luce diretta del sole.  La torre è progettata in modo tale che possa essere ‘montata’ e ‘smontata’ per mezzo di un sistema che ci permette di ridurre i costi emi tempi della costruzione, mantenendo elevate prestazioni antisismiche.


"Improvviso", Fausto Melotti
"Crollo", Mario Radice
Sculpture Skyscraper in Milan
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