Questo progetto nasce da un’indagine su una realtà a me molto vicina, ma anche relativamente lontana in termini temporali. Sulla scena della club culture di Riccione e della Riviera romagnola negli anni 80, l’oggetto di osservazione principale è il parco Aquafan di Riccione. Il ragionamento consiste nella possibilità di ritrovare in questa storia degli elementi che siano capaci di riattivare un senso di comunità e di relazione anche nel contemporaneo. E’ un periodo storico in cui si crea uno spazio, una piattaforma per sviluppare diverse linee di ricerca, linguaggio in ambiti molto diversi, dalla moda allo spettacolo alla musica, alle arti figurative al design in cui una comunità locale molto definita e ristretta in realtà riesce ad incrociare una serie di relazioni con un network molto più ampio dip persone di passaggio. Questa comunità oggi non esiste più fisicamente ma l’eco di questa cosa è molto forte da essere capace di stimolare un senso di appartenenza con delle linee nate proprio in quel contesto. Call me back propone una collezione di racconti, che mirano a far riemergere luoghi iconici di un territorio. Un racconto fatto di parole tanto quanto di musica, raccolta in un vinile e in un podcast.
