Il progetto nasce dalla riflessione sul rapporto tra uomo, arte e macchina. Un rapporto lungo e tutt’ora in continua evoluzione.
Ci troviamo di fronte ad una storia in cui la macchina e la tecnologia sono sempre più presenti, ci accompagnano tutti i giorni in ciò che facciamo; hanno cambiato notevolmente il nostro stile di vita e continuano a farlo in maniera innovativa, sempre più complessa e articolata ogni giorno che passa.
Macchina come braccio per l’uomo il quale resta la mente indiscussa del processo.
Ma questo sta cambiando, si sta evolvendo, e sempre più velocemente queste macchine trovano nuove applicazioni nella nostra vita.
Viviamo in un’epoca dove le macchine stanno prendendo il sopravvento e hanno sempre più potere.
La manodopera sta svanendo, il lavoro umano è sempre più futile.
Codici e algoritmi si evolvono in maniera costante, reti di 0 e 1 infiniti cercano di emulare il pensiero umano. Sistemi di tipo GAN, costituiti da più reti che si giudicano a vicenda per migliorare in autonomia i propri risultati. Questa è la macchina, guidata, indirizzata dall'uomo, ma che si istruisce da sola, si autogestisce, ed è indipendente, capace di migliaia di test al secondo, botta e risposta tra reti differenti per migliorare ed elaborare il risultato. Siamo di fronte ad organismi digitali in grado di generare contenuti, con criteri di autodecisione e in grado di giudicare i propri risvolti.
Da sempre l’uomo ha utilizzato la macchina e la tecnologia a suo servizio, ma sarà così per sempre? All'uomo cosa resta? Capacità di pensare, creare, modellare, ideare, o addirittura fare arte, sono tutte caratteristiche prerogative della specie umana?
Un codice o un algoritmo, guidato dal software e dall'hardware può firmare un’opera e diventarne così autore? Artista digitale a tutti gli effetti, un organismo macchina, sveglio e pensante, in grado di creare contenuti e di modificarli. La macchina vista come mente sullo stesso gradino dell’uomo. È questo il prossimo passo dell’arte? Uomo e macchina come artisti e creatori.
Due algoritmi che collaborano: uno crea immagini di volti umani, volti generati dalla macchina i quali non sono fatti di carne ma di pixel, non derivano dal naturale ma sono mero artificio. Un secondo algoritmo modifica le immagini precedenti, le rielabora, ne modifica i colori e ne altera la struttura, portando risultati sempre inediti e differenti.
Opera generata ed elaborata da una mente artificiale. Mente che crea, manipola e sviluppa, che possiede le redini creative e decisionali.
Detta la fruizione dell’opera stessa, decide in tempo reale cosa mostrarci, non ha uno schema prestabilito, si trasforma e muta nel tempo.
Prerogativa come messa in dubbio della prerogativa umana del creare e del fare arte.

StyleGAN2 - Nvidia Corp. - Github Karras et al.
Prerogativa
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Prerogativa

Progetto che lascia le redini creative dell'opera in mano alla macchina. Prerogativa intesa come messa in dubbio della prerogativa umana del crea Read More

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