LIQUIDA
L'opera è una riflessione sul tema dello scarto e dell'amore. Come sostiene Bauman, la società individualizzata liquido/moderna e consumistica è di fatto un luogo di produzione di “esseri umani di scarto”. Cos'è per noi lo scarto?
Esso può essere riferito ad oggetti, persone, età e luoghi. L'opera propone una riflessione su come nel corso della vita l'essere umano stesso, passi da una condizione di scartare, a quella in cui è esso stesso considerato scarto. L'opera rispecchia anche il tema dell'amore, può esserci tale sentimento nella società odierna?
Forse è proprio quando si passa alla condizione di scarto che questo sentimento ritrova la propria origine e forza, e forse per qualcuno non saremmo mai uno scarto...
Esso può essere riferito ad oggetti, persone, età e luoghi. L'opera propone una riflessione su come nel corso della vita l'essere umano stesso, passi da una condizione di scartare, a quella in cui è esso stesso considerato scarto. L'opera rispecchia anche il tema dell'amore, può esserci tale sentimento nella società odierna?
Forse è proprio quando si passa alla condizione di scarto che questo sentimento ritrova la propria origine e forza, e forse per qualcuno non saremmo mai uno scarto...
The work is a reflection on the theme of waste and love. As Bauman claims, the liquid/modern and consumerist individualized society is in fact a place of production of“human beings of waste”.
What is waste for us?
It may refer to objects, persons, ages and places. The work proposes a reflection on how in the course of life the human being himself, passes from a condition of discarding, to that in which it is itself considered waste. The work also reflects the theme of love, can there be such a feeling in today’s society?
Perhaps it is precisely when one passes to the discarded condition that this feeling finds its origin and strength, and perhaps for some we would never be a waste...
It may refer to objects, persons, ages and places. The work proposes a reflection on how in the course of life the human being himself, passes from a condition of discarding, to that in which it is itself considered waste. The work also reflects the theme of love, can there be such a feeling in today’s society?
Perhaps it is precisely when one passes to the discarded condition that this feeling finds its origin and strength, and perhaps for some we would never be a waste...
L'INGANNO
Il progetto si sviluppa in una sequenza fotografica che narra il senso di frustrazione, di oppressione e di prigionia che si crea nella società liquida, la sintesi di un movimento in atto e inarrestabile. Come in altri lavori precedenti, l'ispirazione viene dal lavoro sul corpo di artiste quali Francesca Woodman, Marina Abramovich e Shirin Neshat. Il corpo è avvolto, imprigionato quasi in sé stesso, rappresenta la condizione in cui si trova ognuno almeno una volta nella società odierna La fine della sequenza corrisponderà anche alla liberazione ovvero all'uscita dalla società liquida... La stessa sequenza si può leggere anche al contrario: ovvero dalla libertà iniziale, si passa alla prigionia e alla gestualità tipica e nervosa di chi attende...
The project develops in a photographic sequence that narrates the sense of frustration, oppression and imprisonment that is created in liquid society, the synthesis of an ongoing and unstoppable movement. As in other previous works, the inspiration comes from the work on the body of artists such as Francesca Woodman, Marina abramovich and Shirin Neshat. The body is wrapped up, imprisoned almost in itself, represents the condition in which everyone is at least once in today’s society The end of the sequence will also correspond to liberation or exit from liquid society...
The same sequence can also be read backwards: that is, from the initial freedom, we pass to the imprisonment and the typical and nervous gestures of those who wait...
METAMORFOSI
Le opere fanno parte del medesimo progetto sviluppato in una sequenza fotografica intitolata appunto Metamorfosi, composta da 33 foto. Il progetto è una riflessione sulle azioni quotidiane che sono un vero e proprio rituale, attraverso azioni ripetute ossessivamente sul proprio corpo, ad essere rappresento (...).
La sequenza si ispira al film “Donne senza Uomini” di Shirin Neshat, per questo l'ambiente domestico è stato decontestualizzato in uno spazio naturale poiché si contrappone all'artificiosità ndelle azioni. La sequenza narra anche della costruzione che ognuo fa di sé stesso, che è ben rappresentata dalle seguenti parole:
"[….] inevitabilmente noi ci costruiamo. Mi spiego. io
entro qui, e divento subito, di fronte a lei, quello che devo
essere, quello che posso essere - mi costruisco - cioè, me le
presento in una forma adatta alla relazione che debbo
contrarre con lei. E lo stesso fa di sé anche lei che mi
riceve. Ma, in fondo, dietro queste costruzioni nostre messe
così di fronte, dietro le gelosie e imposte, restano poi ben
nascosti i pensieri nostri più segreti, tutto ciò che siamo
per noi stessi, fuori delle relazione che vogliamo stabilire".
essere, quello che posso essere - mi costruisco - cioè, me le
presento in una forma adatta alla relazione che debbo
contrarre con lei. E lo stesso fa di sé anche lei che mi
riceve. Ma, in fondo, dietro queste costruzioni nostre messe
così di fronte, dietro le gelosie e imposte, restano poi ben
nascosti i pensieri nostri più segreti, tutto ciò che siamo
per noi stessi, fuori delle relazione che vogliamo stabilire".
Tratto da Il piacere dell'onestà, Atto I Scena V - Luigi Pirandello
The works are part of the same project developed in a photographic sequence entitled precisely metamorphosis, composed of 33 photos. The project is a reflection on the daily actions that are a real ritual, through repeated actions obsessively on one’s body, to be represented (...).
The sequence is inspired by the film “Women without Men” by Shirin Neshat, so the home environment has been decontextualized in a natural space because it is opposed to the artificiality of actions. The sequence also tells of the construction that each makes of himself, which is well represented by words of Luigi Pirandello.
The sequence is inspired by the film “Women without Men” by Shirin Neshat, so the home environment has been decontextualized in a natural space because it is opposed to the artificiality of actions. The sequence also tells of the construction that each makes of himself, which is well represented by words of Luigi Pirandello.
THE MIND 24
Prigionia
