No Doping - Progetto Personale.

Quest'anno ci sono stati tantissimi casi di doping nell'atletica, soprattutto tra i maratoneti.
Purtroppo siamo ormai abituati a sentir parlare di squalifiche per l'uso di sostanze proibite, finalizzato a migliorare le prestazioni fisiche.

Sempre quest'anno però, durante i mondiali di Doha, un episodio di fair play ha fatto il giro del mondo, ricordando i valori che dovrebbero appartenere allo sport ed agli sportivi.

Braima Suncar Dabó, impegnato nelle qualificazioni dei 5000 metri, ha deciso di aiutare Jonathan Busby (Aruba), sentitosi male nel finale di gara e incapace di continuare la propria prova in autonomia.
Dabó ha preso sotto braccio il "collega" e l'ha scortato fino al traguardo tra gli applausi e lo stupore dei presenti.

Rinunciare alla propria gara (anche se comunque non avrebbe vinto), per aiutare un avversario arrivando ultimo, è un gesto che merita una medaglia simbolica per quello che è riuscito a trasmettere, e dovrebbe essere di insegnamento a tutti i professionisti che antepongono la loro carriera alla propria dignità.

Proprio per questo ho pensato di usare quest'immagine per realizzare la campagna anti-doping.
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Campagna Anti-Doping

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