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Installazione sarcofagi di Terracotta

TITOLO: In-tangibili

ANNO: 2018

TECNICA: Mista, Sarcofagi in terracotta, oggetti di vario materiale ricoperti di spago e colorato in acrilico

DESCRIZIONE / CONCEPT

L’opera è ispirata all’arte egizia, la conservazione del corpo mummificato e il “contenitore” nel quale viene conservato il corpo. L’arte egizia ha ispirato anche sul valore umano e divino, per gli egizi era molto importante che una persona, ormai defunta, riconoscesse il proprio corpo in cui ha abitato in vita in modo da avere un legame tra corpo e anima. Le decorazioni infatti venivano realizzate in modo realistico e rispecchiante la realtà.

L’opera comprende 13 oggetti appartenenti a persone vicine all’artista. È stato chiesto a queste conoscenze di pensare ad un oggetto (qualsiasi) che ricordasse una persona importante nella loro vita (in vita o defunta), un avvenimento preciso e importante a cui sono molto legati in positivo o in negativo. Molte di queste persone hanno avuto serie difficoltà a donare qualcosa a cui, naturalmente, non avrebbero fatto a meno mai. Hanno raccontato storie e fatti in modo da far avvicinare l’artista all’oggetto, si sono emozionati, hanno pianto e riso.
Gli oggetti sono ricoperti da spago con colla, avvolti come se fossero le bende di garza delle mummie egiziane, colorate in acrilico bianco (di Titanio). Il bianco suggeriva l'onnipotenza e la purezza. Considerato come privo di colore, era usato per le cose semplici e sacre.
Successivamente sono stati realizzati dei cofanetti in argilla, sarcofagi, la cui silhouette è quella dell’oggetto, l’argilla ha subito un processo di essiccazione e cottura, poi gli oggetti sono stati posti nei sarcofagi e ambientati.
L’ambientazione simula il ritrovamento di tali oggetti in un terreno nei pressi del cimitero.
Luogo scelto per via della sua sacralità, luogo unico e di pace. Un luogo che “porta pianti” ricorda sofferenza poiché la morte spesso fa paura. Purtroppo la morte fa parte della vita e in questo luogo di pace ci sono tutti i nostri cari che molto spesso si dimentica di andare a trovare per via della vita frenetica.

L’opera vuole lanciare un’osservazione sul rapporto tra esseri umani, viviamo in una società così frenetica che non ci permette di stringere forti legami d’affetto e di rapporti dovuti anche alla “tanto distrazione”. Molte cose le si danno per scontate, come il “dopo chiamo”, “dopo lo faccio”, non ci si abbraccia, non ci si bacia, non ci si cerca, si ha difficoltà a perdonare un torto anche piccolo, ecc.
Ci si accorge che è tardi quando succedono poi delle disgrazie, delle ingiustizie che non permetterà a qualcuno di tornare come prima o in vita.
Quest’ opera ha un valore importante per l’artista, vuol essere anche un consiglio (se permesso) a finché più persone possano capire l’importanza della vita e delle persone, guardare quegli oggetti in modo non materiale ma spirituale.

Installazione sarcofagi di Terracotta
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