Giada Spano's profile

(re)coser a margem

Questo lavoro di tesi tratta della rigenerazione urbana tra Alcântara e Cais de Sodré con l’intenzione di ricucire il margine del fiume Tejo alla città di Lisbona. Il lavoro intende aprire una discussione sul ruolo dello spazio pubblico lungo il fiume, uno spazio che oggi non è integrato con la città lisboeta a causa delle barriere infrastrutturali longitudinali che separano, con un taglio profondo, lo  spazio città-fiume. 
A partire da un’analisi storica è possibile ricostruire gli sviluppi del cambiamento della città nel tempo: il momento più significativo che segna il punto di rottura tra l’accessibilità della città verso il fiume fu il periodo della rivoluzione industriale, nel quale la capitale portoghese visse una grande trasformazione. L’interramento della Valle di Alcântara e la successiva costruzione delle nuove infrastrutture urbane del porto e della linea ferroviaria, la costruzione della grande Avenida 24 de Julho e Brasilia e la creazione dei nuovi margini del fiume  trasformarono il fronte sul fiume in uno spazio slegato e marginale,sottolineando una discontinuità all’interno del tessuto urbano nel quale si perde la percezione diretta con il Tejo.
Lo spazio sul fiume si presenta come uno spazio senza un’identità propria, senza una struttura riconoscibile sottolineando la mancanza di uno spazio pubblico di qualità poiché emarginato dalla vita della città consolidata retrostante. Ancora oggi, sebbene gli sforzi pubblici e privati stiano lavorando nella direzione opposta, la frente ribeirinha lisboeta continua ad essere carente di una visione globale capace di integrare tutte gli aspetti che, integrati, formano l’autentica identità della città.
Il progetto coglie l'occasione di ripensare allo spazio a partire dalla mobilità per garantire un’accessibilità e una continuità trasversale diretta tra città e lungofiume. 
La lettura del progetto si articola attraverso una lettura trasversale e una longitudinale. 
La lettura trasversale pretende ripensare allo spazio in termini di accessibilità perpendicolare al fiume, facilitandone l’attraversamento pedonale a partire dagli assi strutturanti della città che tornano ad essere le connessioni principali tra città e acqua. In punti specifici gli spazi di attraversamento tra città e fiume diventano vere e proprie piazze secondo il principio dello shared-space, nel quale pedoni, mezzi pubblici e privati hanno gli stessi diritti a circolare. 
La lettura longitudinale si caratterizza per una sequenza di spazi pubblici di differente natura, ognuna in relazione al contesto nel quale si inserisce, dialogando con le identità incontrate lungo il fiume. In base alle peculiarità del contesto il progetto si sviluppa attraverso spazi più costruiti, con un carattere più urbano come nell’area di Boavista e con spazi più aperti, dove la volontà è semplicemente valorizzare ciò che già esiste, come nell’ area dell’attuale Manutenção do Porto. 
L’intenzione del progetto è (ri)cucire i differenti frammenti che compongono la città attraverso un filo conduttore: il fiume, l’elemento rappresentativo di Lisboa, da sempre simbolo della città.
(re)coser a margem
Published:

(re)coser a margem

Published: