Nicola Callegher's profileTyana Pizzo's profile

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Chi indossa questi capi è una persona decisa, con carattere. 
Una persona che vuole rimettersi in gioco provando nuove emozioni, 
cercando di sentirsi a proprio agio con le novità 
non avendo paura dei giudizi di chi la osserva. 
Gli abiti appartengono ad un corpo che non vuole passare inosservato, 
fuori dagli schemi ma che suscitino verso di se stupore, 
curiosità ed un briciolo di follia. 
Una figura libera ed adattabile ad un mondo urbano 
che assapora atmosfere futuristiche. 
Un pensiero deciso e controvento.

"Ribellarsi per insoddisfazione.
La collezione parla dell’abbandono dei luoghi e delle situazioni di comfort, un abbandono consapevole e volontario. L’arruolamento in una guerra contro ciò che pensiamo di essere.
Un sabotaggio dall’interno: l’identità come un parassita che abita il corpo, pretende che ci si attenga al suo gusto e piacimento; ma essa mutevole e capricciosa, sa che un corpo le appartiene nella misura in cui le permetti di esprimersi."

"Il Ripstop è stata una scelta immediata e istintiva; un materiale di natura specialistica usato in ambito sportivo e militare, che ho recuperato da ali da kitesurf. Mi affascinavano la consistenza, il suono che produce toccandolo e indossandolo, i colori, le stampe, i dettagli e le finiture tecniche; li ho usati a piene mani e resi parti fondamentali dei miei capi." 

- stylist













backstage
- stylist: Francesca Perencin
- make-up artist: Tyana Pizzo
- model: Margherita Maccari
- model: Marco Zambon








Progetto realizzato durante gli studi all'ISFAV (Istituto di fotografia e arti visive) 
che consisteva nel realizzare un progetto fotografico di moda ed impaginarlo
come fosse un prototipo di un magazine.
P.S. il testo usato è "segnaposto"



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