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Biebuk magazine n. ZERO

Biebuk è un magazine d’arte e cultura in ottica di genere rivolto a tutte le persone curiose che riconoscono il potere del linguaggio come potente strumento di comunicazione e aggregazione.
“Il femminismo aveva e ha [...] una grande ambizione trasformatrice, sfida un interlocutore millenario, 
la mono-sessualità che le culture hanno difeso fino ad oggi”
Rossana Rossandra
Il femminismo, nella mia particolare visione, è anche molto altro, è un concetto di amore, integrazione, uguaglianza, condivisione. La lotta contro gli stereotipi e le discriminazioni. Un concetto che vale la pena essere
condiviso.
“Sembrava un ferrovecchio editoriale, un formato inadatto al tempo della parcellizzazione social, e invece mai come ora la rivista attraversa una vera e propria età dell’oro. Cartacee o digitali (spesso entrambe le cose), letterarie, d’attualità, verticali o generaliste, di nicchia o di massa, anche in Italia le «nuove riviste» iniziano a essere un bel po’, ma soprattutto iniziano a produrre una serie di firme, autori, ma anche idee, stili, approcci, che stanno contagiando riviste mainstream, giornali e case editrici che hanno visto nella «scena» un fermento di forze a cui attingere.”
Francesco Guglieri
“ -Scusi, sa dirmi dove abita Albertina Giraudo? - Non so quante volte formulai questa domanda nell’arco di una mattinata. Qualcuno doveva pur conoscerla questa signora di cui si parlava tanto, la mia padrona di casa mi aveva garantito che nel suo paesino d’origine,arroccato sulla collina astigiana,viveva questa brava donna che aveva rivelato a tutti di essere bi-dotata. All’ennesimo ‘non so’ decisi di telefonare alla mia anziana padrona di casa per dirle che di questa Albertina Giraudo non vi era nemmeno l’ombra.
-Ma non devi chiedere di Albertina, cretino! - Mi apostrofò gentilmente l’anziana e continuò:  devi chiedere dove si trova il biebuk, che in piemontese è la definizione per chi nasce con due sessi, quasi nessuno la conosce come Albertina.”
Cosmo de la Fuente
“L’antisessismo maschile deve porsi pubblicamente con ironia. Se il discorso e la pratica patriarcale sono il normale, il serio, l’ovvio e il consueto modo di operare del potere costituito, l’antisessismo non ha altra pratica discorsiva e performativa che l’ironia: la quale svelando la consustanziale ambiguità di quella (supposta) normalità patriarcale ne mina - oltre semplici beffe e attacchi sarcastici - la dispotica e tronfia sicurezza in ogni aspetto della vita sociale e privata.”
Lorenzo Gasparrini
Biebuk magazine n. ZERO
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