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2Chiacchiere con OLIVIERO TOSCANI

2 Chiacchiere con Oliviero Toscani.

Quale grafico non ha mai sognato d'intervistare Oliviero Toscani ???
Io ragazza piccola piccola difronte al Big Boss della comunicazione durante la 50esima edizione del Vinitaly... ​​​​​​​
Andiamo a scoprirlo più in profondità... 

Buongiorno Maestro, posso disturbarla per porle un paio di domande? 
Tutti sappiamo bene che lei è uno dei maestri della fotografia mondiale, per questo vorrei sapere come avviene la realizzazione della comunicazione all'interno delle sue campagne, i punti di forza quando le realizza e i concetti fondamentali su cui si deve basare una campagna affinché divenga efficace all’interno di un mercato ormai saturo? 
Non ho concetti fondamentali, ho le mie visioni e la fotografia per me é solamente un mezzo per poter far vedere agli altri quello che io vedo, non è che ho un concetto, espongo le mie idee...non faccio niente, non sono un pubblicitario, io sono un autore e per me la fotografia é un mezzo; c’è chi scrive... uno scrittore non è che pensa a scrivere, lo scrittore si dice scrittore perché é un autore perché ha un qualcosa da dire... Non vuol dire niente la fotografia, c’è tanta gente che fa le fotografie senza aver niente da dire. 

Qual’è la differenza tra un professionista (cioè un autore)
e un fotografo? 
Fotografare ormai lo sanno fare fare tutti, anche gli asini, attacco la macchina fotografica alle orecchie di un asino e mi fa le foto e non è detto che me le faccia peggio di un fotografo, quindi essere professionista vuol dire vedere il mondo, avere un opinione e far vedere agli altri quello che forse è sbagliato o forse ciò che é giusto. Fare l’immagine vuol dire selezionare, scegliere un dettaglio attraverso un’immagine per fare capire delle cose, quello che fa uno scrittore, un regista, un qualsiasi autore della comunicazione moderna. 

Come mai un grande personaggio, maestro della comunicazione italiana ha deciso di spostarsi nel mondo della viticoltura \ azienda agricola? 
Non mi sono spostato da nessuna parte, io continuo a fare il mio mestiere, ho l’azienda agricola, ma non lo faccio io il vino... ci sono i tecnici che fanno il vino, quando vado in tram non sono io che guido il tram c’é l’addetto che guida il tram, quando vado in aereo non guido io l’aereo c’é il pilota che lo guida... questa é una mentalità un po’ strana: 
“Ah Toscani ora fa il Vino, ma faccia il suo mestiere!”, solito discorso delle teste di ca**o. 
NO! Io faccio fare il vino, l’unica cosa che decido sul mio vino é che deve essere all’altezza come la qualità del mio lavoro, tutto qua! Quindi non accetto un vino mediocre, così come non accetto nel mio lavoro di fare un lavoro mediocre. 

Pubblicato sul BresciaUP magazine, Maggio 2016 
Published on BresciaUP, May 2016
pag.32 - 33
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