Nicole Mottin's profile

Far. From brand identity to design set-up.

Far
Brand identity, catalogue, design set-up e web design project.
Far è una mostra che racconta le vite e i volti di uomini che hanno scavato vene di ferro lungo le dolomiti Bellunesi. 
Il loro sudore ha cambiato forma alla roccia, pian piano, come l’acqua. Ma in questa vita è sempre una relazione reciproca di dare-avere. I loro volti hanno fatto le rughe, le loro schiene qualche scricchiolio in più.

Talvolta alla roccia non piaceva quella nuova forma e perciò si ribellava, crollando e cambiando altrettanto bruscamente la vita dell’uomo.
Suggestioni.
Restyling logo.
Se fosse un uomo.
La personificazione è un’ottima tecnica per la creazione della Brand Identity.

Simone Weil. Strano associare il gentil sesso ad una miniera. 

Filosofa del ‘900 che per comprendere realmente la situazione dell’uomo alienato va in prima persona a lavorare all’interno delle fabbri- che per sperimentare il sudore e la fatica. Lei rappresenta l’uomo, la decisione e la costanza perché nonostante le difficoltà ogni giorno timbrava un cartellino e svolgeva la sua mansione per un progetto più grande. Oggi nelle biblioteche troviamo gli scatti della filosofa in cui ogni lettera è una goccia di sudore. Allo stesso modo, a Colle Santa Lucia troviamo la miniera. Ogni lettera del libro corrisponde ad ogni picconata. 
Giancarlo. Uomo di una certa età che rappresenta la tradizione e gli anni che passano. Le rughe dell’uomo sono come le vene di ferro che vengono segnate attraverso il colpo dell’utensile.

Andrea. Ragazzo energetico e avventuroso, una persona giovane, ma al contempo posato e con esperienza. L’insieme di oggetti che porta con sé rappresentano il target ideale, perciò una persona interessata alla conoscenza, all’avventura, un mix che vive nell’aria delle Dolomiti e nel buio della miniera.
Nuovo logo.
La composizione del marchio nasce e vede le sue fondamenta nelle tre linee centrali. Esse rappresentano i tre concetti fondamentali definiti durante la fase di studio: 

ferro

folklore 

Fursil.
FAR è il termine inglese che, tradotto, significa lontano. Tutte le storie partono da lontano.

Le miniere raccontano molte storie che si intrecciano in una. Malgrado i personaggi e le narrazione diverse tutte hanno in comune il fatto di occupare un segmento di tempo. 
L’immagine è di una nonna che alla sera racconta al nipote la la storia della sua gioventù. Racconta del ragazzo di cui si era invaghita e dell’uomo che ha sposato. Del freddo e della necessità di lavorare per mantenere la nuova famiglia. Racconta di panni, mani e volti che diventavano di color nero ma alla sera, nelle storie migliori, tornavano a casa.
Inizia così. “far far away”.

Per presentare questa storia abbiamo scelto di creare un font ad hoc. Le forme delle lettere riprendono quelle della galleria.

F aste orizzontali: si ispira alle travi e alle pareti della miniera.
F asta verticale: si ispira a un particolare punto della miniera dove la parete compie questo strano movimento.
A parte superiore: in un punto della grotta compare un finestrina, ovvero un foro a mezza luna attraverso dove passa della luce. Questo spazio di vita è creato grazie da un foro perpendicolare al percorso.
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“Far far away” è l’inizio di ogni storia che si rispetti, e l’inizio anche di questa storia.
Il prefisso “miniere” ha due scopi:

creare continuità tra il naming precedente e la nuova proposta.
rendere immediatamente chiara la ragion d’essere dell’azienda.
Biglietti da visita.
Sono state realizzate diverse proposte di biglietto da visita con differenti costi di realizzazione. Vogliamo dare all’azienda la possibilità di innamorarsi della loro scelta.
Biglietto da visita che crea un gioco tra la carta e la fustellatura.
I concetti alla base di queste prime proposte sono: interattività e materiali.
L’obiettivo è di portare il ferro all’interno del biglietto da visita e chiedere all’utente un interazione. Questa può avvenire sia con i materiali che come azione.

La prima proposta vede un biglietto da visito composto da tre strati:
carta (200 g)
lamina in ferro (spessore 1/4 di millimetro)
carta (200 g).

La fustellatura permette una relazione diretta con il materiale.
La seconda proposta prevede l’utilizzo dei medesimi materiali, accompagnati da un meccanismo di spostamento interno. Per verificarne il funzionamento è stato realizzato un mokup in legno.

L’obiettivo è di creare un biglietto da visita che non venga abbandonato in qualche cestino o angolo del cassetto. Perciò abbiamo creato un cavatappi con meccanismo a scomparsa.
È composto tra tre fogli: due esterni (150 g l’uno) ed uno interno (50 g). Nelle parti esterni verrà praticata la fustellatura con la forma della grotta.
L’obiettivo è di ricreare il mutare della luce che caratterizza il percorso in miniera.
Manifesti.
I target di riferimento sono tre: generico - famiglie - sportivi. La suddivisione si riprende in nei manifesti, nelle sezioni del sito e nei timbri che permettono di muoversi liberamente all’interno del museo. 
"Maschere social".

Le azioni sono importanti, così come i dettagli.

Non si poteva intaccare l’esperienza naturalistica ponendo dei pixel tra la persona e la natura. Abbiamo cercato un modo differente per essere social anche in mezzo alla natura e soprattutto senza connessione dati.

Abbiamo questa “maschera” in cartoncino, di piccole dimensioni e biodegradabile.  I visitatori possono fisicamente interagire con la sua fisicità, lo spazio e il luogo.
Essa sarà distribuita assieme al biglietto d’ingresso. 
Sito web.
mokup funzionante dell'applicazione e del sito del museo. Il dominio posa su Google sites.

Download app.
Sito web.
Prodotto editoriale.
Il prodotto editoriale è suddiviso in tre parti, nella prima troviamo una breve descrizione delle miniere, nella seconda una rappresentazione dei territori di Colle Santa Lucia ed infine la storia della Delibana.
Allestimento.
L’allestimento è composto da momenti di continua interazione tra il consumatore finale e l’edificio stesso.
Allestimento primo piano.
Allestimento piano terra.
Planimetrie.
Allestimento gallerie della miniera.
Allestimento shop.
*Progetto universitario realizzato assieme a Matteo ArchondisDavid Harrison Ferrell II, Giada Gaianigo e Alberto Gaspari.
Far. From brand identity to design set-up.
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