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#UniVersi

Concept

Nei contesti formativi sono tante le espressioni sottili che, condizionate dai pregiudizi, producono violenza verbale. Questa tipologia di violenza spesso non fa altro che rafforzare le rigide classificazioni di genere e di conseguenza i valori associati ad esse, generando inoltre situazioni di disagio per le donne. L’università è un ufficiale, obbligatorio, gerarchico, dove la violenza verbale risulta maggiormente inaspettata e inappropriata. I luoghi formali in cui si assiste a violenza verbale sono: aule didattiche, laboratori tecnico-pratici, sale studio, biblioteche.
Gli interlocutori possono essere: studente-studente (diretta e indiretta), professore-studente. Le discipline universitarie sono ancora fortemente influenzate dagli stereotipi e dalle classificazioni di genere Si tratta di una campagna di comunicazione in contrasto alla violenza verbale di genere nelle università. Lo scopo del progetto è di rendere i ragazzi consapevoli degli stereotipi che persistono e influenzano le loro scelte durante il percorso formativo.
Poster

I manifesti riportano esplicitamente frasi dette da professori e studenti che, basandosi su pregiudizi e stereotipi, compiono violenza verbale nei confronti del genere femminile. In particolar modo, si fa riferimento alle discipline STEM, e a come, ancora oggi, tante ragazze vengono influenzate nella scelta del loro percorso universitario. Nelle frasi utilizzate, si è deciso di colorare la parola discriminante in rosa, differenziandola dal resto e riconducendola direttamente alla donna. Ad accompagnare la serie stampata di manifesti, è stata creata una sequenza di animazioni che muovono i pittogrammi, andando in questo modo a sottolineare l’importanza dei rapporti spaziali che quotidianamente possono formarsi nei contesti universitari. Il formato delle animazioni è stato pensato per essere funzionale alla fruizione attraverso cellulare.




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