MAPPA SEGRETA DI UN'ITALIA SOMMERSA
è un progetto sviluppato in collaborazione con Emergency.
La consegna richiedeva la progettazione di tre poster: grido, annuncio e pieghevole; concentrandosi sul concetto di guerra come disastro ambientale.
L'obiettivo che si è cercato di raggiungere attraverso il nostro lavoro è quello di sensibilizzare gli italiani relativamente ai problemi ambientali dovuti alla guerra, sottolineando l’irreversibilità dei danni causati e l’impossibilità di stimarne i costi.
Si è cercato di raggiungere tutto ciò puntando ad uno svelamento di ciò che il mare cela nel suo ventre, facendo emergere le creature che popolano la nostra penisola, affiancandole a pericolosi arnesi bellici.
Si è cercato di raggiungere tutto ciò puntando ad uno svelamento di ciò che il mare cela nel suo ventre, facendo emergere le creature che popolano la nostra penisola, affiancandole a pericolosi arnesi bellici.
Come espediente comunicativo è stata scelta l'illustrazione, un linguaggio semplice ed immediato che in maniera giocosa ma spietata rende chiara la stuazione della nostra penisola.
GRIDO:
Una mappa illustrata che segnala le zone in cui sono presenti i residui bellici: elementi ordinari-positivi (piante, animali, persone) coesistono insieme ad elementi anomali-nocivi (residuati bellici), è il loro contrasto che narra le tragiche conseguenze ambientali della guerra. I personaggi, tutti con gli occhi chiusi, incarnano la diffusa inconsapevolezza della situazione attuale.
ANNUNCIO:
L’annuncio è composto da una mappa illustrata che evidenzia le zone in cui sono presenti i residuati bellici; di una legenda con informazioni e dati relativi al numero di sostanze presenti nei luoghi segnalati.
PIEGHEVOLE:
Il pieghevole contiene un focus sui residuati bellici sparsi lungo la penisola italiana, concentrandosi in particolare sul loro aspetto e sugli effetti disastrosi che possono causare ad animali e ambiente.
Vengono inoltre analizzate le varie zone coinvolte, specificando la quantità di ordigni sommersi.
Questo progetto è stato realizzato in collaborazione con Lucrezia Caon e Leonardo Ceccon.