La firma del giovane artista Kristo Neziraj è ormai impressa nel suo stile unico ed inconfondibile, fatto di cupe bicromicità dicotomiche che restituiscono il senso del conflitto totale, a cui fanno da perfetto contraltare “grovigli” di linee che ora definiscono la silhouette delle sue figure, ora si perdono in dissolvenza sganciandosi dai corpi da lui rappresentati. Con l'opera Viacastrol l’artista siciliano di origini albanesi ci offre uno sguardo nuovo sul tema dell’omofobia. Ben conscio della missione rivoluzionaria dell’arte e del suo carattere intrinsecamente traumatico, Kristo Neziraj si tiene a debita distanza dalla narrazione facile, “colorata”, e, almeno in parte, retorica dell’amore romantico confluita negli ultimi anni anche nella comunità LGBT+ e volta a legittimare e a costruire soggettività nuove al di fuori dei rigidi modelli eteronormati di sessualità. Egli scardina la finzione normativa dell’amore, dando invece risalto ai terribili effetti che l’omofobia ha sulla psiche della vittima; il tormento interiore, il dolore lancinante, il senso di colpa mortale derivante dall’essere “diverso” vengono qui plasticamente rappresentati attraverso un corpo dilaniato, straziato, quasi annichilito da chi, ponendosi come tutore dell’ordine sessuale, nega l’esistenza altrui solo perché ritenuta non conforme. L’  estrema violenza insita nell’opera, spesso ricorrente nell’ intera produzione dell’artista, lungi da ogni velleità meramente scandalistica, vuole presentarsi allo spettatore come uno schiaffo morale che pretende la redenzione dei colpevoli, il risveglio degli indifferenti e l’assunzione di responsabilità di tutti.
(Marco Famà)

The signature of the young artist Kristo Neziraj is now imprinted in his unique and unmistakable style, made of dark dichotomous bichromicity that gives back the sense of total conflict and contrasted by "tangles" of lines that now define the silhouette of his figures, now they are lost in fading out of the bodies he represents. With the Viacastrol work the Sicilian artist of Albanian origins offers us a new look to the topic of homophobia. Well aware of the revolutionary mission of art and its intrinsically traumatic character, Kristo Neziraj is kept at a safe distance from the easy, "colored" and, at least in part, rhetorical narrative about romantic love that in recent years also joined the LGBT+ community in charge of legitimizing and constructing new subjectivities outside of the rigid heteronormal models of sexuality. He undermines the normative fiction of love, while emphasizing the terrible effects that homophobia has on the victim’s psyche; the inner torment, the excruciating pain, the sense of mortal guilt deriving from being "different" are here plastically represented through a body which is torn, heartbroken, almost annihilated by those who, posing as guardians of the sexual order, deny the existence of others just because they are considered as non-compliant. The extreme violence inherent in the work, often recurrent in the entire production of the artist, far from any purely scandalous ambitions, wants to present itself to the attendance as a moral slap that claims the redemption of the guilty, the awakening of the indifferent people and the assumption of responsibility from everybody.
(Marco Famà)
Kristo Neziraj
Influenzato dagli studi classici del bello, cerca di rievocarne l’intensità e la purezza attraverso il gesto pittorico, il tutto rivisitato in chiave moderna.
Frequenta l’Istituto d’Arte di Comiso “Salvatore Fiume” operando nella sezione di decorazione plastica, guadagnandosi il diploma di Maestro d’Arte e di Arti applicate.
Desideroso di apprendere le tecniche pittoriche, prosegue gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, iscrivendosi al corso di pittura. Concluso il triennio e conseguendo il Diploma di primo livello, opera a Vittoria, nell’attesa di concludere gli studi idonei all’insegnamento.
Kristo Neziraj - Viacastrol
Published:

Kristo Neziraj - Viacastrol

Published:

Creative Fields