Come un demiurgo che plasma il Mondo, l’uomo ha plasmato la terra raggiungendo il divino attraverso forme d’arte inconsuete, nate dalla sua terra. L’argilla, le grotte rupestri e l’uso quotidiano hanno inaugurato un rapporto materiale e spirituale tra le necessità dell’uomo e l’arte. L’arte nata dalla sua ricerca di senso, dall’interrogarsi sul divino.

È così che l’uomo ha iniziato a raffigurarsi un mondo nuovo, come un vaso che nasce ex nihilo dall’argilla pura. Il vaso che nasce dal vuoto, il vuoto che finisce per essere il protagonista del vaso. Ed è in questo gioco di forme che nasce la storia dell’uomo. Come il vasaio plasma il vaso, così la pittura ed i primi segni sono comparse nei territori erosi delle gravine.

“Terra in mano: radici e spiritualità” mira a dialogare con le comunità di Laterza (Comune capofila), Ginosa, Palagianello e Martina Franca, per assecondare lo studio della storia e dell’arte dei ragazzi e della conoscenza del territorio. La Hub culturale, avente come capofila il Comune ed il Museo della Maiolica di Laterza, ha l’obiettivo di garantire l’uso consapevole della propria terra, sia attraverso la spiegazione delle origini storiche del territorio, sia nella manualità che interesserà tutti i laboratori nell’uso di argilla, lavorazione al tornio e pittura.

In vista dell’anno europeo del patrimonio, è importante ricordare la centralità del territorio, a partire dal suo aspetto materiale, per giungere alla connotazione spirituale dello stesso. Così gli uomini si sono trasformati da “pittori” a “vasai”, arrivando a contemplare l’arte antica della lavorazione della ceramica. 

Un processo lento e meditativo che porterebbe oggi, i bambini continuamente distratti da troppi stimoli e tecnologie, ad un rapporto reale con la materialità e con la storia.

(estratto dalla presentazione del progetto)

Terra in mano
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Terra in mano

Illustrazione e progettazione grafica per il materiale di comunicazione stampata dell'evento "Terra in mano"

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