MARCIA DELLA PACE 2018
Perugia - Assisi
7 Ottobre 2018
Tante persone, tanti messaggi.
E tantissimi passi.
Si parte, il tempo è inclemente: piove. Naturalmente non basta a smorzare l'entusiasmo, un ombrello o un poncho e gambe in spalla, che Assisi ci aspetta.
Tantissime le bandiere arcobaleno presenti: dai bandana ai formati extralarge, che diventano occasioni per giocare e stringere amicizie.
Anche i bambini, guidati dalle scuole, contribuiscono. E allora alla non facile domanda "Cos'è la pace?" ognuno risponde come crede. I pensieri, trascritti su foglietti multicolore, vengono distribuiti tra i partecipanti, regalando riflessioni ai camminatori.
Le gambe il mezzo preferito, ma ci sono anche tante biciclette. E intanto compare là in fondo la cupola di Santa Maria degli Angeli, a segnalare che Assisi è vicina.
La fame comincia a farsi sentire, e allora caldarroste e pannocchie sono lo spuntino autunnale ideale. La pioggia intanto non c'è più e le pozzanghere regalano spettacolari riflessi.
Non mancano gli scout, che con i loro cori e la loro allegria animano i chilometri del corteo.
Assisi è lì davanti e sopra di noi. La Basilica di San Francesco ci guarda dall'alto, sotto un cielo ancora nuvoloso e la sua vista incoraggia i partecipanti a non demordere, sebbene la fatica cominci ad indebolire i muscoli.
C'è tanta gente, da ogni parte d'Italia. Il serpentone si infittisce e l'entusiasmo sale.
Giungiamo finalmente nella piazza antistante la Basilica inferiore. E' gremita e allegra, si percepisce la soddisfazione di essere arrivati e di avercela fatta. Si canta e si ride. Questa è Assisi.
Saliamo fino alla rocca, dove il prato ci attende per un po' di meritato riposo. Tanta gente anche qui, con le telecamere e il palcoscenico da cui si alternano gli oratori. Cartelli e bandiere ci regalano perle di saggezza.
La vista sulla pianura spoletina e sulla Basilica è spettacolare e ripaga largamente dello sforzo fatto per giungere fin qui.
E' ora di andarsene e lo skyline di Assisi al tramonto ci saluta. Giunti alla fine, rendiamo omaggio con una fotografia alle compagne di viaggio più cruciali per la buona riuscita della marcia: le nostre scarpe.
