Tanto tempo fa, in un posto lontano lontano, viveva un omino vestito tutto di nero che andava in giro per il mondo brontolando e… camminando, camminando e… brontolando.
Sulle sue spalle portava un grande sacco e, durante il cammino, quando trovava una luce accesa con una finestra aperta… si fermava a curiosare. Se all’interno trovava una bella famiglia con i bambini che giocavano felicemente e si divertivano… ecco che apriva quel suo grande sacco facendone uscire… tanti capricci!!! Sì, quello era proprio “il sacco dei capricci!!!” e lui che felice proprio non era, si divertiva scatenando nelle famiglie i litigi e i bisticci… bambini che litigavano tra loro… mamme arrabbiate e papà urlanti… questo era proprio quello che voleva vedere, poi se ne scappava via contento…
Sulle sue spalle portava un grande sacco e, durante il cammino, quando trovava una luce accesa con una finestra aperta… si fermava a curiosare. Se all’interno trovava una bella famiglia con i bambini che giocavano felicemente e si divertivano… ecco che apriva quel suo grande sacco facendone uscire… tanti capricci!!! Sì, quello era proprio “il sacco dei capricci!!!” e lui che felice proprio non era, si divertiva scatenando nelle famiglie i litigi e i bisticci… bambini che litigavano tra loro… mamme arrabbiate e papà urlanti… questo era proprio quello che voleva vedere, poi se ne scappava via contento…
Ma un bel giorno....
Tutto nasce da un progetto sviluppato in alcune scuole elementari di Vittorio Veneto. Come tutte le storie per bambini anche questa ha avuto il suo lieto fine… soprattutto per quelli che alla domanda: “cos’è l’uomo nero?” avevano risposto “non lo so” oppure che “non esiste”. Già perché un tema così forte, anche ambiguo per l’adulto, non era certo di facile impatto per chi l’uomo nero che spaventa non dovrebbe conoscerlo mai!
L’obiettivo di quest’attività era di far emergere i concetti e i temi che potevano essere legati all’uomo nero (come la guerra, la violenza), ma anche la forma fisica e le espressioni del volto che gli appartengono. Si è parlato in un primo momento dell’uomo nero in generale, poi della disabilità ed infine si è cercato di capire se e perchè la disabilità ed alcuni temi importanti ad essa legati (per esempio il matrimonio e la sessualità) possano essere considerati un “uomo nero” per la nostra società.
A fini solidali, è stato chiesto a 10 Illustratori di interpretare alcuni dei temi emersi, a me è stato assegnato L’UOMO NERA FA DOLCI SCHERZI.
Io l'ho interpretato a "mio modo". Segni carichi e nervosi dai quali fanno capolino alcuni colori vivaci. Leggerezza e speranza a "spegnere" la paura….
