Il porno è esagerazione.
È la nostra contemporaneità, è il nostro volere di più.
Non ci basta l’apprezzare il bello vogliamo godere, godere, godere.
È qualcosa di sporco.
È dolore.
Il porno è il religioso che non pensa più e vive solo di preconcetti.
Il porno è la ragazza che cerca piacere scopando tutto ciò che le passa davanti.
Il porno è l’uomo che passa delle ore a contemplare se stesso.
Il porno è il colletto bianco arrivista.
La nostra società è porno.
Non sappiamo più cosa vuol dire accontentarsi di ciò che si ha.
Il piacere? È uno stato passeggero, è la soddisfazione subito dopo l’atto, ma dopo?
Il vuoto.
Il problema fondamentale è che noi siamo totalmente inconsapevoli di questo.
Pensiamo di avere un controllo sulla nostra vita, ma non è così.
Per niente.
Crediamo che quello che cerchiamo è quello che vogliamo, ma ci sbagliamo.
