Il signor Sventola Fin da piccolo fu subito chiaro che quelle orecchie sproporzionate gli avrebbero condizionato ogni aspetto della sua vita. Nonostante fosse nato in pieno inverno, all'interno di una casa poverissima, dove a stento si trovava un fiammifero per accendere pochi rametti rinsecchiti, il signor Sventola giammai soffri ll freddo poiché veniva comodamente avvolto in quelle sue grandi e sproporzionate orecchie, che gli fasciavano il corpicino come se fossero coperte. Crescendo, il suo difetto non fece che aumentare, a tal punto che i coetanei lo andavano a per fargli fare l'aquilone sotto al sole; e quando le nuvole minacciavano l'arrivo del temporale, i bambini si riparavano dalla pioggia sotto i suoi padiglioni auricolari, giocando a nascondino finché non si faceva l'ora di merenda. A scuola era costretto a rimanere sul viale, seduto all'aperto ad ascoltare la lezione, perché con quelle sue grandi e sproporzionate orecchie non ci sarebbe stato spazio in aula per la lavagna, i banchi, le sedie, e perfino per i gessetti. Ben presto fu costretto a cambiare domicilio perché le sue grandi e sproporzionate orecchie, interferendo coi segnali captati dalle antenne delle case, lasciavano le signore del quartiere senza le amatissime telenovelas brasiliane E siccome con quelle grandi e sproporzionatissime orecchie riusciva ad ascoltare tutte le più accanto, ma addirittura quelle degli altolocati signorotti della città, accadde che un giorno venne cacciato via dal paese natale. Erano tutti stanchi di dover bisbigliare continuamente, temendo che il signor Sventola riportasse ad altra gente i loro pettegolezzi Fu cosi che che un giono si trovò in cima al vulcano che si ergeva maestoso all'orizzonte, e taglio, non come Van Gogh, che riusci a orecchio, questo no, le sue mani erano troppo piccole per poter compiere quell'atto estremo. Di sicuro sarebbe svenuto dal dolore ancor prima di tagliare un pezzettino del lobo destro. Aspettava che cambiasse scatenò una tramontana talmente potente da farlo librare in aria, sempre più su, sempre più alto, planando sulle case, sugli alberi e sulle montagne. E ancora oggi, talvolta, si riesce a scorgere da lontanissimo la sagoma del signor Sventola, quando per qualche secondo, sporadicamente, le passando davanti alla luna, creano una bellissima e fugace eclisse.
С раннего детства сеньор Свентола понимал , что его непропорционально большие уши повлияют на всю его жизнь ...

И даже сегодня, увидев мимолётное лунное затмение, можете  быть уверены это тень парящего в высоте сеньора Свентолы.
Signor Sventola
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Signor Sventola

The illustration was made during the Summer School course Ars In Fabula in Macerata, Italy. Curated by Simone Rea.

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