“Fasi lunari- NASA project"

È un’installazione pensata per creare un’esperienza nel fruitore.

Per esperienza intendo l’interfacciarsi con un’opera che coinvolge più sensi. L’idea di riprodurre le fasi di un’eclissi lunare, mi venne ascoltando casualmente delle registrazioni fatte nello Spazio sulla pagina SoundCloud della NASA: successivamente, i cavi di quelle stesse cuffie usate per l’ascolto sono diventati i “fili” di trama ramati dell’ultima luna, quella arancione. Il primo impatto con quell’audio mi ha molto colpita perché precedentemente, le immagini (o anche i video) dello Spazio che ero abituata a vedere erano prive di tappeto sonoro; la sorpresa di “percepire un evento” attraverso due sensi (vista e udito) invece che con uno (come era di consuetudine) ha generato un’esperienza in me.

L’ elemento centrale dell’installazione è una riproduzione realizzata con la tecnica tradizionale dell’arazzo, di una fotografia di un’eclissi lunare presa del sito della NASA.

Lo sbarco americano sulla Luna è avvenuto nel 1969: da questa data si snoda la scelta stilistica dei vari elementi che insieme compongono l’opera. Durante la fine degli anni 60, fervidi di avanguardie, l’arazzeria classica evolve verso forme autonome di espressione artistica e nasce quella corrente che è la FiberArt. Nello stesso anno Marisa Merz, una delle maggiori esponenti del movimento, inaugura la sua prima mostra nel museo Stedelijk Museum di Amsterdam.Molti elementi di FiberArt sono parte integrante di opere di “Arte povera”,avanguardia nata anch’essa nella fine degli anni 60, che in contrapposizione all’arte tradizionale prediligeva materiali poveri o di scarto, punto saldo della mia etica progettuale e del mio gusto personale.

Per questo motivo ho deciso di usare un vecchio televisore per l’allestimento, non pensato come una cornice o un contenitore di “qualcosa” ma come parte integrante dell’opera stessa. La televisione è infatti il mezzo di comunicazione attraverso il quale la NASA è entrata già nel luglio del 1962 nelle case delle persone, quindi nella cultura di massa, regalandoci immagini meravigliose.

Ho voluto cercare di riprodurre l’esperienza multisensoriale integrando all’opera registrazioni sullo sbarco sulla Luna, scaricate dal sito NASA. A completare la parte visiva, insieme alla TV e all’ arazzo allestito al suo interno, c’ è un particolare gioco di luci..interattivo.