L’evoluzione tecnologica degli ultimi anni ha visto una crescente massificazione degli oggetti che quotidianamente invadono la nostra vita quotidiana. Oggetti pieni di funzioni che talvolta sembrano risolvere soluzioni tecniche, non sempre utili e che non rispondono alle vere esigenze e bisogni dell’uomo. In questo sistema il ruolo del designer si limita alla cura estetica di dispositivi dall’ingegneria perfetta, dimenticandosi del principale fruitore che è l’uomo e dell’ambiente che lo circonda.
MA È POSSIBILE PARLARE DI SMART HOME SENZA CONSIDERARE L'UOMO COME OGGETTO E SOGGETTO DI QUESTO PROCESSO?
L’obiettivo di questa tesi è sperimentare un nuovo approccio metodologico nella progettazione di sistemi Iot,
ponendo l’uomo come punto di partenza e componente di un sistema più grande, mutevole e in relazione agli elementi naturali
e non naturali.
Abbiamo voluto testare l’efficacia di questo lavoro concettuale e metodologico attraverso l’organizzazione di due workshop "Internet of Useful Things", tenuti durante il corso di “Componenti per il design sistemico”, grazie ai quali ci è stato possibile ottenere un confronto con designer di pari formazione e conoscere il loro livello di famigliarità con il mondo IoT.
Una volta individuata la struttura base di questo sistema, abbiamo focalizzato ed elaborato un nuovo flusso più specifico in base all’attività scelta, il dormire, volto alla progettazione di un concept di un sistema complesso in grado di rilevare la qualità di un ambiente all’interno della casa e capace di trasmettere maggiore consapevolezza all’utente e migliorare le prestazioni del sonno, la fase di assopimento e risveglio.
La nuova visione dell’ambiente casalingo paragona il sistema di relazioni che vi sono all’interno con il sistema complesso che è l’uomo, dove gli elementi che lo compongono concorrono per il corretto funzionamento del corpo. Lo scambio di informazioni utili per le attività necessarie rende la casa in sintonia con i movimenti dell’utente rendendolo consapevole di come l’ambiente domestico si modifica quotidianamente.
Il risultato è un nuovo insieme di componenti uniti dalle stesse esigenze metodologiche che permettono di porre le basi progettuali per un concept di un prodotto Iot che non si limita ad aggiungere soluzioni altamente tecnologiche in un solo oggetto ma che partecipi attivamente a rendere l’uomo conscio delle sue azioni e che sia in grado di accompagnarlo durante il sonno per permettergli di migliorare quell’ attività.
Ricalcando lo stesso percorso e utilizzando il medesimo metodo progettuale, è possibile elaborare numerosi sistemi concettuali adatti ad altre attività svolte in casa.
Abbiamo voluto sintetizzare il processo metodologico elaborato e la parte progettuale relativa al concept del nuovo
prodotto IoT in una pagina web dedicata, consultabile al link http://www.unmetodo.altervista.org
Progetto di Tesi di Laurea Magistrale in Design Sistemico
Politecnico di Torino A.a.2017/2018
Autori Tatiana Barletta e Mattia Arimondo
Relatore Fabrizio Valpreda
Correlatori Andrea Di Salvo e Luca Davico
