Il concetto di identità, che sia quella di un cittadino, di un ente, o di un'azienda, gioca un fattore chiave, nella società odierna.
Oggi giorno è impensabile soltanto pensare, ad un individuo privo di una propria identità, senza alcun documento che ne descriva e dimostri l'identità personale del suddetto possessore.
Allargando il concetto d'identità personale e volendo accomunare l'identità di un singolo individuo, a quella per esempio di un ente culturale, è di fondamentale importanza che quest'ultimo abbia, oltre che un nome riconoscibile ed identificabile, una vera e propria immagine identitaria che ne rispecchi tutto il profilo: culturale, storico, territoriale ed organizzativo.
Questa necessità di avere un identità visiva chiara e ben definita, da parte dei luoghi di cultura, ovvero quelle strutture garanti di cultura, come ad esempio i centri culturali e teatrali, i musei , le gallerie, i siti archeologici e i conservatori, nasce soltanto nell'ultimo decennio ed è un processo tutt'ora in una fase di sviluppo e trasformazione, infatti nella maggior parte dei casi, trova parecchie difficoltà nell'affermarsi, i motivi sono vari, uno di questi è la cattiva gestione da parte delle amministrazioni, che diffidano nel potere della comunicazione e che non riescono ad accrescere il valore culturale del patrimonio che gestiscono.
Risultato che in Italia, ancora oggi, importanti istituzioni culturali, di livello regionale e locale non possiedono un sistema visivo, dalla carta intestata alla segnaletica interna.
Uno di questi è il Palazzo Platamone di Catania, che essendo l'unico luogo che si occupa di cultura a 360 gradi è considerato il fiore all'occhiello della città di Catania e di tutta la Sicilia orientale.
Questo oltre a racchiudere nella sua struttura architettonica i canoni di bellezza di tipo tardo medievale e rinascimentale, deve il suo nome alla famiglia Platamone tra le più illustri famiglie di Catania nel Quattrocento.
Uno dei palazzi più lussuosi e prestigiosi della città, di cui, oggi, purtroppo, non rimane che un loggiato sormontato da un balcone, custodito nel cortile del Monastero.
Seppur l'ente sia uno dei pochi contenitori culturali presenti sul territorio e quindi dalle illimitate potenzialità, ancora oggi, tutto il sistema che vige intorno al palazzo Platamone è poco valorizzato.
Nasce così, l'interesse nei confronti di una struttura locale che molto potrebbe offrire alla città ma che ancora oggi non riesce a farlo.
L'obiettivo dell'elaborato finale, è quello di sviluppare un progetto di rivalutazione del sistema d'identità visiva del Palazzo Platamone, tramite la realizzazione di un manuale, frutto di una ricerca di carattere storico, culturale e scientifico, al fine di contribuire alla realizzazione di una rinnovata immagine e della conoscenza approfondita del patrimonio culturale della città di Catania.
