La collina spostata dal vento
Dalla scultura all'illustrazione, dal perdersi al ritrovarsi tra le colline del trevigiano, modellando argilla cruda e immaginando nuovi pianeti. Ecco come nasce questo piccolo progetto, che si trova ad uno stadio ancora incompleto (al momento conta le sole tavole di studio del pianeta inventato), attendendo che la sua storia venga narrata.
Il peloso pianeta della collina spostata dal vento, galleggia roteando tra le correnti gravitazionali. Se ci avvicinassimo tanto da vederne un orizzonte, ci accorgeremo di quanto vento tiri da quelle parti. Così tanto che tutta la vegetazione è pettinata ed incollata al pianeta.
L'unica deformità del nostro ventoso pianeta è una collina, che ospita alla sua sommità un alberello senza rami, tipico di li: ma questo è molto più grande di tutti gli altri, e pende da una parte, spostato dal vento.
Si dice che gli abitanti vivessero in superficie un tempo, ma qualche migliaio di anni fa, si spostarono all'interno della crosta del pianeta, per ripararsi dalle così feroci correnti.
E li, al caldo ed ammassati, appiccicati dal loro stesso sudore, vivono.
Con le generazioni, i miti della vita in superficie a combattere il vento, si andarono ad estinguere piano piano, finendo quasi nel dimenticatoio di tutte le genti.
Ma questi miti, qualcuno ancora se li sogna..
avrà però il coraggio di spezzare la crosta ed esplorare le raffiche ormai dimenticate?
Questo progetto è nato durante un workshop alla scuola di illustrazione di Sarmede, guidato da Violetta Lopiz, a cui devo moltissimo per avermi ispirato e guidato, aiutandomi a cercare gioia nella tensione del lavoro creativo.
