A venticinque anni dalla morte Edoardo De Candia, nostro compagno di strada e maestro di vita, abbiamo avuto il piacere di progettare l'allestimento di una mostra straordinaria, oltre al catalogo, l'immagine coordinata, il sito web. 

Il Complesso museale del San Francesco della Scarpa ha ospitato la mostra voluta dalla Regione Puglia, curata da Brizia Minerva e Lorenzo Madaro, che rende omaggio all'opera e al genio di Edoardo.

AMO. ODIO. ORO è l’urlo che ci ha lasciato un artista controverso, discusso, giudicato, travisato, che nella sua città d’origine vedeva una gabbia mortale. Ma “il cavaliere senza terra”, come lo definiva l’amico Antonio Verri, amava profondamente le sue strade al punto da ‘camminarle’ per giorni, mesi interi: l’attesa all’uscita delle scuole per riempire di caramelle le tasche dei bambini, la processione dei Bar, le lunghe passeggiate a San Cataldo, i bagni invernali, l’odore dei pini, degli eucalipti, del rosmarino, del mirto. Per molti Edoardo De Candia era lo scemo del villaggio, per altri, da Ercole Pignatelli a Tonino Caputo, Ugo Tapparini, Carmelo Bene, Rina Durante, era il Matisse salentino.

Ph. Oronzo e Pierpaolo Fari, Alessandra Tommasi