L'idea di trattare della donna deriva dal collettivo artistico delle Guerrilla Girls che, con una serie di manifesti umoristici e provocatori hanno rivendicato, negli anni '80, il ruolo della donna nell'arte contemporanea. Uno in particolare rappresenta una donna nuda con una maschera da gorilla con una scritta : "Le donne devono essere nude per entrare nei musei? L'85% dei nudi presenti nei musei, nella sezione di arte contemporanea, è femminile, ma meno del 5% di chi espone in questi spazi è donna."
Allo stesso modo nel design la figura femminile come progettista è sempre risultata piuttosto marginale. Consultando i maggiori testi di storia del design ci si accorge di come il nome di designer donna sia molto esiguo rispetto ai nomi maschili. Questo libro è una ricerca di tesi che ha lo scopo di spiegare i motivi di queste assenze nella storia del design e di capire se ci sia o meno una differenza tra modo di progettare femminile e modo di progettare maschile.
Il libro è suddiviso in tre capitoli. Nel primo capitolo sono esposti i motivi della marginalizzazione della donna nel design e sono riportate le prime esperienze femminili nei movimenti cui hanno fatto parte (dalle prime esperienze dell'Arts and Crafts alla scuola del Bauhaus).
Nel secondo capitolo viene trattata una catalogazione di 30 designer che hanno operato dall'inizio del Novecento ai giorni nostri. Nel terzo c'è la spiegazione dell'esclusione, o meglio marginalizzazione, del ruolo femminile nella storia del design, la valutazione di una diversità in ambito progettuale tra designer donna e designer uomo e delle argomentazioni di alcune designer cui sono state sottoposte queste domande.