Un momento di ritrovo e condivisione, una ricerca del genere jazz dentro a performance altre ed estreme: questo è quanto proposto durante i quattro giorni di Jazz is Dead!

Per il festival si sono susseguiti un Peter Brötzmann veterano del free jazz ammorbidito dalla pedal steel guitar di Heather Leigh, i faUSt dal fortissimo animo rock e una mente psichedelica strabordante, arricchiti dal poliedrico Amaury Cabuzat, Mammane Sani che stravolge aspettative e canoni occidentali con un animo puro e caldo come lo Scirocco del Sahara, il duo di fuoriclasse Gianluca Petrella (trombonista jazz di notorietà internazionale), dj Gruff (icona italiana del genere hip hop) e il loro incantevole bilanciamento tra passato e presente, Khompa batterista innovatore che associa tecniche di campionamento all’esecuzione analogica e poi Gio Evan, Michele del Lago, Albi e Bebo de Lo Stato Sociale, i collettivi di dj The Dreamers, TDC e Magazzino Paradiso... 

Il pubblico pareva non aspettasse altro. Dal pomeriggio a notte fonda migliaia di persone, trasversali in fatto di età, genere ed estetica, hanno presenziato alla celebrazione, emozionandosi davanti a performance di altissimo livello e godendo di un’offerta ricca di contenuti, che ben rispecchia l’intervento di ARCI Torino nelle aree culturali e ricreative.

I festeggiamenti per i 60 anni di ARCI, inseriti nella importante cornice targata Narrazioni Jazz e Salone OFF, sono stati un successo.
Jazz is Dead
Published:

Jazz is Dead

Graphic identity for the Jazz is Dead Festival 2017

Published: