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Making of Moloch's 'EINDAO' official music video

DESIGN AND DEVELOPMENT OF 'EINDAO'
OFFICIAL MUSIC VIDEO
esma creative studio
'Eindao', secondo singolo tratto dall'album progressive elettronico MOLOCH.

Il video, scritto e diretto da Lucien Moreau, vede la collaborazione di artisti appartenenti ad una dimensione d'avanguardia, tra cui il danzatore Manrico Fiorentini, il make-up artist Tobias Tran e il performer Giacomo Marighelli.

MOLOCH è Gianni Venturi e Lucien Moreau. Ovvero arte, musica, poesia. MOLOCH è il punto di congiunzione tra due artisti e le loro visioni. Un lavoro a due mani su concetti come libertà, capitalismo, umanità, antiche culture, tribalismo. Un album ardito, folle, dal sapore a tratti orientale. Un album di protesta sociale, antropologica. Ma anche un doveroso omaggio a grandi icone, come Allen Ginsberg e William Blake. Progressive rock, musica elettronica, talvolta sinfonica, che si fonde a poesia e parole dalla natura spietata, con un risultato dalle forti connotazioni cinematografiche.


"EINDAO si apre con una visione/invocazione di Cavallo Pazzo, Tȟašúŋke Witkó, il santo visionario della tribù degli Oglala Sioux che suona così: "Quando morirò dipingetemi tutto di rosso e gettatemi nel fiume. Così ritornerò. Se non lo farete ritornerò lo stesso, ma come pietra". - "Cavallo pazzo è mio fratello" - invoca Gianni Venturi nella lirica di Eindao, in continuità con lo spirito della Beat Generation di cui sono intrisi i suoi testi - "Non parliamo la vostra lingua non è la lingua delle montagne. Ma il grido di Alce Nero. Il grido. Il grido. Abbiamo perso la vostra guerra e non l'abbiamo combattuta". Grido, monito, invocazione visionaria e presagio del futuro, "Eindao" enumera le guerre scatenate dal "Moloch" imperialista e lancia il suo grido. 

Specchio della natura umana, personaggio mitologico, demone dell’antichità che appare nelle opere letterarie in differenti epoche, dal “Paradiso Perduto” di John Milton alle poesie di William Blake, e che si materializza nell’ “Urlo” profetico di Allen Ginsberg, “Moloch” è il vero volto del “capitalismo democratico”, una bestia disumana e spietata, che come Cronos, emerso dal caos informe divora i suoi figli. 

“Moloch è il demone del sacrificio, - scrivono nel loro manifesto Gianni Venturi e Lucien Moreau - entità leggendaria dalla testa di toro e stomaco di fuoco presso cui venivano immolati i nascituri. Di lui Ginsberg ne dà un riferimento impressionante, descrivendolo non solo come mostro degli estremismi e delle false promesse ma anche come metafora della macchina capitalistica, ingranaggio della società dei consumi che divora giovani anime per ridurre in schiavitù il genere umano, sempre più connesso, sempre più legato a doppio filo alla dittatura del progresso, alla droga del possesso, alla sacra soma del sogno occidentale. Un potere democratico e totalitario, che poi è semplicemente espressione della natura umana più recondita, dall’origine dei tempi.” 

A concludere il video la leggiadra danza butoh en plein air di Manrico Fiorentini."

Nino Campisi, Direttore del Teatro Del Navile, Bologna
Video directed and edited by Lucien Moreau.

Eggs Walker / Priest of Moloch: Giacomo Marighelli
Le Corbusier / Butoh Dancer: Manrico Fiorentini

Make-up: Tobias Tran
Light design / set assistant: Giacomo Brini

MOLOCH

Album composed and performed by
Gianni "Jonathan" Venturi and Lucien Moreau

Gianni Venturi – voice and vocal layers
Lucien Moreau – composition and instruments

Featuring Alice Lobo and Chiara Megan Munari

Federico Viola – additional electronics and effects

Recorded and mixed by Federico Viola
at Animal House Studio

Making of Moloch's 'EINDAO' official music video
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