Ente Banditore_ EMVS_Madrid

Gruppo Progettista_ Simona Anastasia, Francesco Michele Brunetti, Francesca Romana Fieri, Eleonora Lucantoni, Karolina Studinska, Marco Verdiglione

L’intervento progettuale propone sottili relazioni con il contesto a partire dalla valorizzazione dell’esistente, rispettando gli attuali spazi aperti e generando un basso impatto visivo dell’intervento nel suo complesso. L’area è completamente immersa nel verde, tagliata ad est da Calle Martinez De La Riva e questi due elementi hanno dettato una strategia progettuale capace per quanto possibile di mantenere la prevalenza “a verde” nel lotto, divenendo di pertinenza esclusiva della residenza. L’edificio si distacca dal suolo e poggia su un "parco di pilastri" in acciaio, verticali e inclinati, di colore verde, che permettono di rendere quasi totalmente libero l'attacco a terra, costruendo una permeabilità che integra le parti verdi circostanti con la piazza pubblica.Il verde esistente penetra nella nuova costruzione attraverso un processo graduale, un gradiente di sfumature che si materializza con un sistema di pixel, riprodotti con mattonelle autobloccanti in calcestruzzo: la pavimentazione della piazza è elaborata con una maglia quadrata regolare di dimensioni variabili e modulari, dove la pietra si alterna con l'erba, che cresce tra le fughe larghe o strette a seconda del “pixel” utilizzato. A sud del piano pilotis sono state inserite piante delle Dicksonie, felci arboree molto simili alle palme. La scelta di queste felci è dovuta alle particolari condizioni di soleggiamento: avendo a disposizione uno spazio aperto ombreggiato per molte ore al giorno, bisognava ubicare delle piante che fossero in grado di vivere all'ombra. La scelta delle Dicksonie è voluta anche per rafforzare il concetto di "parco di pilastri", con l’intenzione di combinare la struttura con la natura come se fosse quest'ultima a reggere il blocco edilizio.Il colore verde è presente anche nei tre connettivi verticali, dove le scale sono avvolte da un parapetto di vetro verde. Il blocco edilizio si sviluppa per nove piani di altezza su tutto il lotto; l’utilizzo dell'intera area di sedime ha permesso di avere 12 alloggi per piano, garantendo ad ognuno un affaccio a sud, sul quale sono stati ubicate le aree di soggiorno pranzo e cucina. Una "pelle" di alluminio bianca traforata ricopre l'intero volume, le microforature sono state studiate in maniera da filtrare la luce all'interno dell'alloggio; ai primi piani, dove l'inclinazione dei raggi solari incide meno, le forature del rivestimento sono più ampie rispetto agli ultimi che presentano dei fori quasi impercettibili. Ritorna quindi il concetto del pixel anche sulle facciate, che cambiano linguaggio durante l'arco del giorno e della notte; poiché i pannelli della “pelle” si aprono a libretto, ogni famiglia dà un volto diverso durante l'arco della giornata aprendoli o chiudendoli.Si evidenzia come la condizione di porosità, di permeabilità e di integrazione tra interno ed esterno, tra alloggio e verde circostante costituisca l’elemento fondante dell’idea di abitare.